La Commissione Europea non crede che il gasdotto russo Nord Stream 1 tornerà a funzionare
Lo ha detto il commissario al Bilancio, ma è un parere molto diffuso
Martedì Johannes Hahn, commissario europeo al Bilancio, ha commentato da Singapore la situazione critica del gasdotto Nord Stream 1, dicendo di non aspettarsi che tornerà in funzione. Nord Stream 1 è il principale collegamento per trasportare gas naturale dalla Russia all’Europa, ma dalla scorsa settimana è fermo per operazioni di manutenzione programmate da tempo.
Da alcuni giorni però si è fatta sempre più concreta l’ipotesi che giovedì, quando queste operazioni finiranno, la Russia possa decidere di bloccare definitivamente il trasporto di gas verso l’Europa. Hahn ha detto che la Commissione Europea ritiene questa ipotesi molto probabile:
«Non ci aspettiamo che torni in funzione. Lavoriamo partendo dal presupposto che non torni in funzione. E in tal caso occorrerà adottare alcune misure aggiuntive».
Un portavoce della Commissione Europea ha commentato le dichiarazioni di Hahn dicendo che «si sta lavorando su ogni possibile scenario e uno degli scenari che dobbiamo tenere in considerazione nella pianificazione delle emergenze è la possibilità che i flussi di gas non ripartano».
Secondo molti analisti e governi occidentali, la Russia potrebbe usare l’interruzione delle forniture di gas tramite il Nord Stream 1 come ritorsione per le sanzioni. La preoccupazione è diventata più concreta nelle ultime ore, dopo che Gazprom, la società energetica di stato russa, ha fatto sapere ad alcune società energetiche europee che giovedì potrebbe interrompere le forniture di gas per non meglio precisate «cause di forza maggiore».
La notizia era stata riportata inizialmente da Reuters e da Bloomberg, e confermata lunedì 18 luglio dalla società energetica tedesca RWE. Al momento Gazprom non ha fornito spiegazioni sull’avviso inviato alle società europee, e non è chiaro cosa succederà davvero giovedì.
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