Chi è Simone Fontecchio, terzo italiano in NBA
È stato ingaggiato dagli Utah Jazz e raggiungerà Danilo Gallinari e Paolo Banchero nel miglior campionato di basket al mondo
Il cestista italiano Simone Fontecchio, di 26 anni, è stato ingaggiato per giocare nel campionato di basket NBA con gli Utah Jazz a partire dalla prossima stagione, come confermato domenica dal giornalista esperto di mercato Adrian Wojnarowski. Nonostante giochi all’estero da due anni e nelle stagioni passate in Serie A abbia faticato a trovare spazio, Fontecchio è ritenuto uno dei giocatori italiani più talentuosi in circolazione ed è già un punto di riferimento per la Nazionale.
Gli Utah Jazz, che stanno ricostruendo la squadra dopo la cessione ai Minnesota Timberwolves di Rudy Gobert, uno dei migliori difensori del campionato, gli hanno offerto un contratto di due anni da oltre 6 milioni di dollari. Se dovesse essere ritenuto pronto fin da subito e quindi incluso nella squadra che inizierà la stagione ad ottobre, diventerà il terzo giocatore italiano impiegato attivamente in NBA insieme a Danilo Gallinari e Paolo Banchero — italoamericano cresciuto negli Stati Uniti — e il tredicesimo nella storia del campionato.
Nell’ultima stagione Fontecchio aveva giocato in Spagna con il Saski Baskonia, mentre l’anno precedente era stato in Germania con l’Alba Berlino. Cresciuto nella Virtus Bologna, nel 2016 era passato all’Olimpia Milano dopo la retrocessione della squadra bolognese. A Milano aveva però faticato a trovare spazio, e viste le difficoltà incontrate, l’anno successivo era andato in prestito a Cremona e poi a Reggio Emilia.
Nel 2020 aveva scelto di rilanciarsi andando a giocare all’estero. In quest’ultimo periodo ha vinto un campionato tedesco con l’Alba Berlino ed è diventato un membro fisso della Nazionale, risultando decisivo in particolare nel percorso di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, con i 21 punti segnati nella vittoria decisiva contro la Serbia a Belgrado. Aveva poi continuato su quei livelli anche nel torneo olimpico in Giappone, concluso ai quarti di finale con una media di 19 punti a partita.
Secondo gli analisti di ESPN citati da Wojnarowski, Fontecchio è ritenuto in prospettiva «la miglior ala piccola disponibile sul mercato non statunitense». Viene descritto come «bravo nei passaggi, competitivo in difesa e buono nella rotazione per come sa giocare in più ruoli». Non a caso nei giorni scorsi si era parlato di un interessamento nei suoi confronti da parte dei Los Angeles Lakers, altra squadra in fase di ricostruzione.
Oltre a Fontecchio, negli ultimi giorni altri due italiani sono stati impegnati con le squadre NBA nella Summer League, il torneo estivo che serve a valutare i nuovi giocatori e il loro possibile inserimento nel campionato. Matteo Spagnolo, di 19 anni, ha giocato con i Minnesota Timberwolves, la squadra che al draft lo aveva scelto alla cinquantesima chiamata. Il ventiduenne Alessandro Pajola, della Virtus Bologna, è stato invece aggregato alla squadra dei Dallas Mavericks. Entrambi dovrebbero tornare in Europa per la prossima stagione.
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