È stato ucciso l’uomo accusato e poi assolto per il peggior attentato della storia del Canada
Ripudaman Singh Malik era un uomo influente nella comunità di religione sikh canadese: la polizia parla di omicidio premeditato
Ripudaman Singh Malik era un uomo indiano di 75 anni finito a un certo punto sui giornali di mezzo mondo per essere stato accusato e poi assolto per il peggior attacco terroristico della storia del Canada, avvenuto nel 1985 (l’attentato non avvenne in Canada ma su un aereo, ma i canadesi che morirono furono 280). Giovedì Malik è stato ucciso a Surrey, una città nella provincia canadese della British Columbia, e la polizia crede che sia stato un attacco mirato, quindi compiuto con l’obiettivo specifico di uccidere proprio lui. È stato ucciso mentre si trovava nella sua auto intorno alle 9.30 di mattina, all’esterno di un’area industriale della città.
Malik era un importante e ricco uomo d’affari molto influente in India, nonostante vivesse in Canada. Era il fondatore di una banca, la Khalsa Credit Union, ed era a capo di una rete di scuole “Khalsa”: sono istituzioni che si rivolgono quasi esclusivamente alla comunità della British Columbia di religione sikh, un culto indiano molto diffuso in Canada, dove vivono quasi 500mila suoi fedeli (chiamati anche “khalsa”).
Nel 1985 Malik fu accusato di essere tra i responsabili di un grande attacco terroristico avvenuto il giugno di quell’anno su un volo della compagnia Air India. L’aereo era partito da Montreal (in Canada) e aveva come destinazione finale Mumbai (in India), facendo uno scalo all’aeroporto di Heathrow, a Londra. Una bomba esplose mentre l’aereo si trovava al largo delle coste dell’Irlanda, uccidendo tutte le 329 persone a bordo, tra cui 86 bambini.
La strage è ricordata come la peggiore uccisione di massa della storia del Canada. Una seconda bomba in una valigia esplose all’aeroporto giapponese di Narita, a Tokyo, prima che potesse essere caricata su un altro volo Air India, uccidendo due addetti ai bagagli. Secondo le ricostruzioni dell’epoca, i due attacchi erano collegati.
L’accusa ritenne che l’attacco fosse stato organizzato da estremisti di religione sikh che vivevano in British Columbia come rappresaglia per la cosiddetta operazione Blue Star del giugno 1984: un’azione con cui le forze militari indiane avevano ucciso 492 fedeli di religione sikh nel tentativo di rimuovere i militanti rivoluzionari sikh e il loro leader dal Tempio d’Oro, il più grande tempio sacro per gli indiani di religione sikh nello stato indiano del Punjab.
Malik aveva fatto parte dei movimenti separatisti e rivoluzionari indiani che attraverso la lotta armata avrebbero voluto creare una nazione divisa per i sikh: anche per questo fu considerato un sospettato dell’attentato di Air India. Fu assolto solo nel 2005, dopo che due testimoni chiave furono giudicati inaffidabili. Malik chiese poi un grosso risarcimento al governo canadese, accusandolo di avere continuato per anni a sostenere le accuse contro di lui a causa della pressione esercitata dall’opinione pubblica, nonostante la mancanza di prove. Non ottenne però alcun risarcimento.
Non ci sono ancora ipotesi su chi possa averlo ucciso.