Le foto del funerale di Shinzo Abe
Si è svolto in forma privata a Tokyo, ma decine di migliaia di persone si sono riunite in strada per salutare il carro funebre con la bara dell'ex primo ministro giapponese
Martedì si sono tenuti i funerali dell’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, assassinato venerdì scorso mentre stava tenendo un discorso pubblico a Nara, vicino a Kyoto. Il funerale si è svolto in forma privata al tempio buddista di Zojoji a Tokyo: alla cerimonia hanno potuto partecipare solo familiari, diplomatici e persone vicine a Abe, ma fuori dall’edificio e per strada decine di migliaia di persone si sono radunate per salutare il carro funebre con la bara dell’ex primo ministro.
Dopo la cerimonia, il corpo di Abe è stato portato in un’agenzia funebre per la cremazione, passando prima davanti alla sede del Partito Liberal Democratico di cui Abe era stato il leader, all’ufficio del primo ministro – dove ad aspettarlo per rendergli omaggio c’erano personale e membri del governo, tra cui il primo ministro Fumio Kishida – e infine al palazzo del Parlamento.
Le foto mostrano le persone che hanno seguito dalla strada la processione, salutando con fiori e fotografie. In alcune si vede anche la vedova di Shinzo Abe, Akie Abe, che dopo la cerimonia è stata fotografata sul sedile del carro funebre mentre teneva in mano una tavoletta che viene usata nei riti funerari.
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Abe aveva 67 anni ed era stato uno dei politici giapponesi più importanti del Secondo dopoguerra: fu un conservatore e un nazionalista, che cercò più volte di cambiare la Costituzione “pacifista” del Giappone e che rese più assertiva e decisa la politica estera del paese. Fu anche un importante riformatore soprattutto nel campo dell’economia, benché sull’efficacia delle sue riforme ci siano ancora ampie discussioni.
L’importanza di Abe nella politica e nella storia recente del Giappone si deve anche al fatto che è stato il politico che ha ricoperto la carica di primo ministro più a lungo, per due periodi separati da un intervallo: tra il 2006 e il 2007 e poi tra il 2012 e il 2020. Si era dimesso nell’agosto del 2020 per via di una rettocolite ulcerosa, una malattia infiammatoria cronica intestinale di cui soffriva da anni, che non gli consentiva di dedicarsi alle funzioni di primo ministro. Abe faceva parte del partito di centrodestra dei Liberal Democratici giapponesi, che domina la politica del paese quasi ininterrottamente dal 1955.