I sospetti negozi di dolciumi americani a Oxford Street
A decine hanno aperto nella via più turistica di Londra, ma si pensa possano nascondere un sistema per evadere le tasse
In Oxford Street, una delle vie dello shopping più frequentate di Londra e di tutto il mondo, negli ultimi anni hanno aperto decine di negozi che vendono snack e dolciumi americani. Passeggiando per la via è sempre più frequente imbattersi in vetrine pacchiane e colorate, piene di patatine al formaggio Cheetos, caramelle alla frutta Jolly Ranchers e barrette Wonka, oltre ad alcuni prodotti classici dei negozi di souvenir come cover per i telefoni e piccoli giochi. Molti di questi hanno preso il posto di grandi negozi che avevano chiuso dopo la pandemia, come lo storico HMV, che vendeva prodotti musicali.
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Tutti questi negozi aperti a distanza di pochi metri l’uno dall’altro hanno suscitato qualche sospetto: alcuni hanno fatto notare che non è difficile trovarci merce scaduta o contraffatta, che i prezzi non vengono sempre esposti e sono spesso esagerati. Tra i prodotti che vengono venduti ce ne sono alcuni a base di cannabis o con riferimenti grafici molto espliciti all’immaginario sessuale. Inoltre, considerando quanto poco sono frequentati, non si spiega come possano permettersi un affitto tra i più alti di Londra. Secondo le indagini delle autorità locali, dietro potrebbe esserci un sistema architettato dai proprietari dei negozi per evadere le tasse.
Adam Hug, capo del Consiglio di Westminster, il quartiere di Londra in cui si trova Oxford Street, ha fatto notare come «chiunque cammini per Oxford Street viene colpito dal numero crescente di negozi di dolci americani e di souvenir di scarsa qualità. Non sono solo un pugno nell’occhio: sono una minaccia allo status e al valore di quella che dovrebbe essere la principale via dello shopping della nazione».
I have to admit, I was more than a little shocked to see not one, but two, shops on Oxford Street, London, devoted to American junk food! Yikes! pic.twitter.com/iVZ91qauGj
— Janice Blake (@JanzaBlake) July 3, 2022
A giugno le autorità locali avevano perquisito alcuni negozi sequestrando merce non sicura e contraffatta, e avevano detto di star indagando su 30 negozi sospettati di attività illecite e di evasione fiscale per un valore totale di 9 milioni di euro. Tra la merce sequestrata dalle autorità c’erano dolciumi come le barrette Wonka (sul cui rischio di contraffazione la Food Standards Agency aveva già messo in guardia i consumatori britannici) ma anche prodotti come vaporizzatori usa e getta, giocattoli che non rispettano gli standard di sicurezza, smartphone, tablet e orologi contraffatti.
L’ipotesi è che c’entri la crisi dovuta alla pandemia e alla diffusione dello shopping online: non riuscendo ad affittare i locali e non volendo pagare le tasse sui negozi vuoti, i proprietari avrebbero cominciato ad affidarsi a intermediari che gestiscono attività disposte ad assumersi l’onere delle tasse in cambio di un affitto molto basso. Spesso si tratta di attività che dichiarano dati falsi o società di comodo che vengono aperte all’occorrenza e chiuse al momento di dover pagare le tasse; hanno dipendenti sottopagati, vendono prodotti contraffatti e non rispettano le norme in materia di sicurezza.
Il Consiglio ha detto al sito Time Out di aver lavorato con la polizia per portare in tribunale alcune delle aziende dietro questi negozi, ma che queste sono improvvisamente scomparse lasciando tra le altre cose una lunga lista di debiti. Il Consiglio ha anche scritto a più di una ventina di proprietari degli immobili di Oxford Street, per chiedere di valutare seriamente l’impatto che queste attività stanno avendo sull’immagine del quartiere, oltre che la gravità degli illeciti commessi.
I negozi di alimentari avevano più probabilità di rimanere aperti quando durante la pandemia c’era il rischio continuo di nuove restrizioni, ed è probabile che sia per questo motivo che molti dei nuovi aperti in Oxford Street puntino proprio su snack e dolciumi. Dall’altro lato c’è il fatto che questi prodotti suscitano un particolare fascino tra i giovani del Regno Unito per via della penetrazione di film e serie tv americane, oltre che per la visibilità che gli account di assaggiatori di snack su TikTok danno a tutte le novità dei principali marchi americani.