Perché qualcuno prende l’autostrada contromano
Dall'inizio del 2022 in Italia ci sono stati 47 casi: le cause non sempre sono chiare, ma potrebbero avere un ruolo i navigatori
Il 26 giugno un uomo di 47 anni a bordo di una Volvo ha fatto un’inversione a U sull’autostrada A7, Milano-Genova, tra i caselli di Casei Gerola e Gropello Cairoli. Ha fatto cinque chilometri di autostrada contromano, poi la sua auto si è scontrata con una Bmw che procedeva nel senso di marcia corretto. Entrambi i conducenti sono morti. Il 25 giugno, sulla A14 Bologna-Taranto, un uomo in scooter aveva percorso contromano il tratto di autostrada tra Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio: dai test è risultato che fosse parecchio ubriaco, così come l’uomo che sempre sulla A14, il 10 giugno, aveva fatto inversione all’altezza di Cattolica per tornare verso Sud. Il 20 aprile, sulla A24 Roma-Teramo, un uomo di 84 anni aveva percorso contromano dieci chilometri da L’Aquila Est a Teramo, prima di essere fermato.
A febbraio era successo sul raccordo autostradale di Trieste: un cittadino sloveno aveva percorso contromano la corsia di sorpasso dell’autostrada scontrandosi poi con un’altra auto. Era morta una donna di 56 anni. La perizia psichiatrica richiesta dal Tribunale di Trieste aveva stabilito l’infermità mentale per l’uomo che aveva causato l’incidente. A novembre del 2021 era stato un Tir a percorrere contromano, a forte velocità, alcuni chilometri dell’autostrada A6 Torino-Savona. Un anno prima un uomo aveva fatto contromano venti chilometri di autostrada in Valle d’Aosta. Quando fu fermato disse che voleva andare in Francia.
Dall’inizio del 2022 la Polizia Stradale italiana ha cominciato a raccogliere i dati sugli episodi di marcia contromano in autostrada. Dal 1° gennaio al 27 giugno è accaduto 53 volte: 47 in autostrada (comprese tangenziali e raccordi) e sei lungo superstrade. Per quanto possa sembrare incredibile, solo in 12 casi si sono verificati incidenti, mentre negli altri l’auto in contromano è stata fermata prima che provocasse danni. Gli incidenti che si sono verificati sono stati però molto gravi: hanno causato dieci morti e 17 feriti. Secondo dati dell’ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, nel 2021 c’erano stati 119 episodi di guida contromano su strade e autostrade che avevano causato 21 morti e 112 feriti.
I dati della Polizia Stradale indicano che in 16 casi su 53 il guidatore che ha preso l’autostrada contromano nel 2022 aveva oltre 70 anni. Questo, secondo il rapporto, può significare che «non ci sia grande abitudine a muoversi su strade che hanno una certa complessità nell’essere utilizzate». In sette casi, il guidatore è risultato positivo a test su stupefacenti o alcol mentre non c’è stato nessun caso accertato di guidatore al telefono nel momento in cui ha preso l’autostrada nel senso sbagliato.
È difficile stabilire come possano avvenire errori che sembrano, alla maggior parte degli automobilisti, di fatto impossibili da compiere. La Polizia Stradale sta considerando la possibilità che una parte di responsabilità sia da attribuire ai navigatori satellitari. Rosanna Ferranti, primo dirigente della Polstrada, ha detto alla Gazzetta dello Sport: «Stiamo verificando se il navigatore tragga in inganno o induca in errore il conducente oppure se sia da lui male interpretato: se, cioè, il guidatore creda di percorrere uno svincolo a senso unico, dove quindi sia indifferente usare la corsia di destra o quella di sinistra». Secondo Ferranti, «le conoscenze acquisite quando si è conseguita la patente vanno diluendosi: si trasferisce la fiducia dalle proprie capacità a quelle del navigatore; non ci accorgiamo più dei segnali e degli stimoli esterni perché abbiamo il navigatore che ci accompagna».
Secondo le analisi della Polstrada non c’è invece nessuna relazione tra gli errori di questo tipo e la segnaletica o il disegno delle rampe d’accesso. Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili sta sperimentando comunque anche una nuova segnaletica: una grande mano su fondo giallo che indica lo stop in corrispondenza di un senso vietato.
Ci sono dei protocolli applicati quando ai numeri d’emergenza viene segnalato che un’auto sta percorrendo l’autostrada contromano. Immediatamente vengono inviate pattuglie per rallentare il traffico sulla carreggiata percorsa dall’auto in contromano. È una procedura che viene chiamata, anche sui pannelli informativi e nei messaggi via radio, “safety car”. In Italia chi viaggia contromano in autostrada è punito secondo l’articolo 176 del codice della strada con una multa da 2.046 a 8.186 euro. Se chi guida contromano causa la morte di un’altra persona viene contestato il reato di delitto stradale colposo (articolo 589-bis del codice penale): «Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni». Ci sono poi le aggravanti se il guidatore era in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Quello delle auto contromano in autostrada è un problema che riguarda anche gli altri paesi. In Germania nel 2020 ci sono stati 61 incidenti e sono stati segnalati centinaia di casi, tanto che l’ADAC, l’automobile club tedesco, ha pubblicato anche una lista di consigli per chi si ritrova in autostrada nella corsia sbagliata: accendere le luci di emergenza, fermarsi a bordo strada, ma soprattutto non tentare assolutamente di fare inversione a U. Non bisogna cercare di raggiungere la corsia di emergenza che costringerebbe a tagliare il traffico frontale. In Austria, dove i casi sono parecchi, uno studio ha evidenziato che l’errore viene spesso commesso su una strada che si conosce bene e con la quale si ha familiarità. Negli Stati Uniti la guida contromano uccide centinaia di persone ogni anno: nel 60% dei casi la causa è l’eccesso di alcol.