Google ha cambiato alcune impostazioni nelle sue app che potevano mettere in pericolo la privacy delle donne che cercano di abortire negli Stati Uniti
Google ha annunciato di aver cambiato alcune impostazioni nelle sue app che avrebbero potuto mettere in pericolo la privacy delle donne che vogliono abortire: la decisione è arrivata dopo che la Corte Suprema americana aveva cancellato il diritto costituzionale all’aborto negli Stati Uniti, e che avevano cominciato a diffondersi timori sulla possibilità che i dati online avrebbero potuto essere usati per rintracciare le donne che cercano di abortire negli stati in cui la pratica è stata vietata.
In particolare, Google ha annunciato che negli Stati Uniti eliminerà la cronologia delle posizioni geografiche delle persone che sono state vicino a una clinica dove si praticano aborti, per evitare che queste informazioni possano essere diffuse. Inoltre, impedirà agli sviluppatori di un’app di vedere quali altre app sono installate sullo smartphone di un utente: uno dei timori degli attivisti è che i dati di alcune app che permettono di tenere traccia del proprio ciclo mestruale o di altri dettagli legati alla salute riproduttiva potrebbero essere usati per identificare e punire le donne che cercano di abortire, negli stati americani in cui è vietato.
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