A Venezia ci sarà una tassa d’accesso per i turisti giornalieri
A partire dal 16 gennaio 2023, e nel frattempo ci saranno sconti per chi prenoterà in anticipo la propria visita in città
Venerdì l’assessore al turismo del Comune di Venezia, Simone Venturini, ha annunciato che, a partire dal 16 gennaio del 2023, i turisti che visiteranno Venezia senza pernottare almeno una notte dovranno pagare un “contributo d’accesso” che andrà dai 3 ai 10 euro. Tolti i costi di gestione, i guadagni verranno usati per diminuire i costi delle bollette della TARI, la tassa comunale sui rifiuti, dei residenti in città.
Alcuni dettagli devono ancora essere definiti e la norma andrà poi approvata formalmente dal consiglio comunale, ma per ora si sa che la tassa d’accesso potrà essere pagata online, su una piattaforma su cui i turisti dovranno obbligatoriamente registrare in anticipo la loro visita a Venezia, ricevendo un QR code da esibire.
Verranno poi svolti controlli da una squadra di 15-20 funzionari distribuiti su tutto il centro storico, isole comprese. In futuro potrebbero anche essere installati alcuni varchi, per esempio alla stazione ferroviaria, ma non c’è ancora nulla di concreto in questo senso. Chi non prenoterà la propria visita e non sarà quindi in grado di esibire il proprio QR code nell’eventualità di un controllo dovrà pagare l’importo massimo della tassa d’accesso alla città, cioè 10 euro: nel caso in cui si rifiuti di farlo, riceverà una multa che andrà dai 50 ai 300 euro.
La tassa d’accesso è una cosa diversa e separata dall’imposta di soggiorno, prevista anche in altre città per i turisti che alloggiano almeno una notte, ed è consentita per la sola città di Venezia anche se non pernottano, dalla Legge di bilancio 2019.
Prossimamente, la giunta comunale potrebbe fissare un limite giornaliero di presenze in città, variabile a seconda del periodo dell’anno, superato il quale la tassa d’accesso potrebbe aumentare. Il costo della tassa potrebbe variare a seconda dell’anticipo con cui si prenoterà la visita, ma anche su questo si attende un’ulteriore delibera della giunta comunale.
Dal pagamento della tassa sono esclusi i residenti a Venezia, i loro parenti, gli studenti, i lavoratori pendolari e i residenti nel resto del territorio veneto (che dovranno però registrarsi obbligatoriamente sulla piattaforma di prenotazione nel caso in cui abbiano in programma di visitare la città). Verranno escluse anche le persone che possiedono immobili a Venezia, e il loro nucleo familiare. Sono previste anche esenzioni per alcune categorie di persone, tra cui i bambini con meno di 6 anni, chi è nato a Venezia, chi fa visita a detenuti, chi partecipa a un funerale, le persone disabili e i loro accompagnatori, o chi partecipa a competizioni sportive sul territorio.
La piattaforma di prenotazione in cui registrarsi verrà resa pubblica a fine anno, ma nel frattempo, per abituare i turisti alla prenotazione, a partire dal prossimo primo agosto, cioè tra meno di un mese, sarà possibile prenotarsi su Venezia Unica, il portale dedicato alle informazioni turistiche sulla città, senza pagare però alcuna tassa.
Da agosto e fino a gennaio, chi si prenota su Venezia Unica riceverà alcuni sconti sul prezzo dei biglietti dei mezzi pubblici veneziani: dal primo agosto chi prenoterà la propria visita a Venezia con almeno 30 giorni di anticipo potrà pagare i biglietti con le stesse tariffe di adesso e non con quelle, aumentate, che entreranno in vigore dal prossimo primo settembre. Sono previsti anche sconti per visitare alcuni musei.