Da oggi chi non accetta pagamenti con il POS può essere multato
Le sanzioni riguarderanno tutti i commercianti e i professionisti, con poche eccezioni
Da oggi, giovedì 30 giugno, entrano in vigore le sanzioni per commercianti e professionisti che non accettano i pagamenti tramite POS, il dispositivo che serve a gestire i pagamenti elettronici con bancomat o carte di credito.
L’obbligo per i commercianti di dotarsi di POS esiste da molti anni in Italia (fu inserito per la prima volta nel decreto legge 179 del 2012), ma fino ad oggi non erano ancora entrate in vigore le multe per chi non lo utilizzava: di fatto, quindi, ai commercianti era lasciata la libertà di non accettare pagamenti elettronici, senza rischiare di incorrere in alcuna sanzione.
Le multe sarebbero dovute entrare in vigore il primo gennaio del 2023, ma lo scorso aprile il governo aveva deciso di anticipare di sei mesi questa data, in un decreto approvato per facilitare l’attuazione del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che è necessario rispettare per usufruire dei finanziamenti europei per contrastare la crisi economica causata dalla pandemia.
Le sanzioni riguarderanno tutti i negozianti, ma anche artigiani (come falegnami, fabbri e idraulici), professionisti (come avvocati, notai, ingegneri, commercialisti, medici e geometri) e ristoratori e baristi. In generale potranno essere multati tutti coloro che esigano un pagamento a fronte della cessione di beni o servizi: sono escluse solo le transazioni tra due o più imprese commerciali. Sono esenti dall’obbligo anche quei commercianti che non possono dotarsi del POS per “oggettiva impossibilità tecnica”, come ad esempio nel caso di mancanza di rete in alta montagna.
Da oggi i commercianti e i professionisti saranno quindi obbligati ad accettare qualsiasi pagamento col POS, senza nessun limite minimo di importo. Nel caso di rifiuto potranno subire una doppia sanzione pecuniaria: una multa fissa di 30 euro per ogni transazione rifiutata, e un’aggiunta del 4 per cento sul valore del pagamento.
La legge prevede che l’accertamento della violazione dell’obbligo da parte di commercianti e professionisti sarà a cura degli ufficiali di polizia, carabinieri, polizia municipale e guardia di finanza, ma solamente in seguito alla denuncia del cliente a cui è stato rifiutato il pagamento.
Inizialmente la legge di stabilità del 2016 aveva previsto una soglia minima di 5 euro per l’obbligo di accettare i pagamenti col POS, e multe di 500 euro con il rischio di raddoppio a 1.000 euro e la sospensione dell’attività se il commerciante non si fosse messo in regola. Alla fine però, dopo molte proteste delle associazioni degli esercenti per via delle commissioni sui pagamenti elettronici, le sanzioni erano state notevolmente ridotte.
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