L’azienda di gelati Ben & Jerry’s continuerà a vendere i suoi prodotti nei territori della Cisgiordania occupati da Israele
Mercoledì Unilever, la multinazionale che possiede l’azienda americana di gelati Ben & Jerry’s, ha fatto sapere che continuerà a vendere i propri prodotti in Israele e nei territori occupati della Cisgiordania (la fascia di territorio che Israele occupa dal 1967 e che i palestinesi rivendicano come propria). L’annuncio va in direzione contraria rispetto a quanto deciso l’estate scorsa, quando l’azienda aveva detto che non avrebbe più venduto i propri prodotti in Cisgiordania e sostenuto che farlo sarebbe stato «incompatibile» coi propri valori: la decisione era stata favorevolmente accolta dai palestinesi e duramente criticata dal governo israeliano.
La vendita dei gelati Ben & Jerry’s in Cisgiordania, comunque, non era mai stata effettivamente interrotta: l’azienda aveva infatti deciso di sospendere le vendite una volta scaduto il contratto col proprio distributore israeliano, alla fine del 2022. Unilever ha invece deciso di rinnovare quel contratto, assicurando quindi la continuazione delle vendite dei gelati in Cisgiordania anche dopo la fine di quest’anno.
Unilever ha detto che la decisione di interrompere le vendite in Cisgiordania era stata presa dal consiglio d’amministrazione dell’azienda Ben & Jerry’s, che ha un certo margine di autonomia su decisioni legate alla sua missione sociale, cioè ai valori che guidano la propria attività: la multinazionale ha spiegato di avere però il controllo del settore finanziario e operativo, e che dopo lunghe consultazioni, anche con il governo israeliano, ha deciso di continuare a vendere i propri gelati anche in Cisgiordania.
Unilever ha motivato la sua decisione col rifiuto di «qualsiasi forma di discriminazione o intolleranza», sostenendo che «l’antisemitismo non trova posto in nessuna società»: è probabile però che sulla decisione abbiano anche pesato le azioni legali e la richiesta di risarcimento danni che il distributore israeliano dei gelati di Ben & Jerry’s – American Quality Products (AQP) – aveva avviato contro l’azienda dopo il suo annuncio della scorsa estate, oltre alle forti pressioni contro il ritiro delle vendite in Cisgiordania da parte di alcuni potenti azionisti americani dell’azienda.