In Louisiana e Utah due tribunali federali hanno bloccato temporaneamente il divieto all’aborto
Lunedì due tribunali federali americani della Louisiana e dello Utah hanno bloccato almeno temporaneamente le leggi che vietavano l’aborto all’interno dei due stati a seguito della sentenza della Corte Suprema che la settimana scorsa aveva eliminato il diritto all’aborto a livello nazionale. Negli anni scorsi in 13 stati americani, compresi la Louisiana e lo Utah, erano state approvate delle “trigger laws”, cioè leggi che sarebbero “scattate” (trigger) non appena la Corte Suprema avesse eliminato il diritto all’aborto, vietando la pratica all’interno dello stato. È quello che è successo venerdì dopo la sentenza, quando i 13 stati che avevano già approvato delle “trigger laws” hanno tutti vietato l’aborto automaticamente, nel giro di poche ore, senza bisogno di passaggi legislativi. In circa la metà degli stati queste leggi sono così restrittive che vietano l’aborto anche in caso di stupro o incesto.
In alcuni stati, l’eliminazione del diritto costituzionale ha perfino riportato in vigore vecchie leggi antiabortiste risalenti ai primi del Novecento o addirittura al Diciannovesimo secolo, che sono state definite in questi giorni “zombie laws”.
Immediatamente dopo l’applicazione automatica delle “trigger laws”, in vari stati sono iniziate le battaglie legali per bloccarle da parte di associazioni e gruppi per i diritti delle donne. Nello Utah un tribunale ha bloccato la legge per 14 giorni in attesa di sentire gli argomenti delle parti, consentendo dunque che gli aborti potessero almeno temporaneamente tornare a essere praticati. Anche in Louisiana è successo lo stesso, e gli aborti saranno consentiti in attesa di un’udienza prevista l’8 luglio.
Oltre a Louisiana e Utah, sono in corso varie cause legali praticamente in tutti gli stati che hanno già vietato l’aborto. Le speranze di bloccare le leggi antiabortiste sono tuttavia molto poche: in tutti questi stati governano forti maggioranze Repubblicane, che potrebbero rapidamente cambiare la legge nel caso in cui un tribunale trovasse la norma attuale carente o debole dal punto di vista legale.