Cosa si sa dell’attacco russo al centro commerciale di Kremenchuk
Sono stati uccisi almeno 18 civili: il presidente ucraino lo ha definito «uno degli atti terroristici più spudorati nella storia europea»
Almeno 18 persone sono state uccise e 59 sono state ferite nell’attacco missilistico russo che lunedì pomeriggio ha colpito un centro commerciale nella città ucraina di Kremenchuk (nella regione di Poltava, nell’Ucraina centrale, lontano dal Donbass, dove si stanno concentrando le operazioni militari russe). L’attacco è avvenuto poco prima delle 16 locali (le 15 in Italia), quando uno o più missili russi hanno colpito l’edificio, che si trova vicino alla stazione ferroviaria della città.
Non ci sono ancora conferme del numero esatto di missili lanciati dai russi, anche se secondo alcune ricostruzioni solo un missile avrebbe colpito il centro commerciale mentre un secondo sarebbe caduto nelle vicinanze. L’attacco, secondo le autorità ucraine, sarebbe stato lanciato da un bombardiere a lungo raggio dalla città di Kursk, in Russia.
Al momento dell’attacco, secondo le autorità ucraine, nel centro commerciale c’erano circa mille civili: molti sono riusciti a scappare dall’edificio prima che le fiamme lo avvolgessero e distruggessero completamente. Secondo le autorità locali, i dispersi sarebbero almeno 40.
Alle 7 di martedì mattina l’incendio era ormai spento, ma le operazioni di soccorso e ricerca stanno andando avanti. Le informazioni che arrivano da Kremenchuk sono ancora approssimative, ed è possibile che il numero di morti e feriti cresca notevolmente nelle prossime ore.
Kremenchuk è un’importante città industriale, sede della più grande raffineria di petrolio dell’Ucraina, già colpita diverse volte nei mesi scorsi dagli attacchi russi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato duramente l’attacco, accusando la Russia di aver colpito deliberatamente un edificio pieno di civili senza alcun valore militare. In un video pubblicato lunedì sera, Zelensky ha definito l’attacco «uno degli atti terroristici più spudorati nella storia europea».
After today’s deadly missile attacks in Ukraine, Zelensky says “the Russian state has become the largest terrorist organization in the world. And this is a fact.” He tells the international community that doing any business with Russia “means giving money to terrorists.” pic.twitter.com/wNgLz6Uyff
— Christopher Miller (@ChristopherJM) June 27, 2022
Una dura condanna è arrivata anche dai leader del G7, riuniti in questi giorni sulle Alpi bavaresi, in Germania. In un comunicato congiunto hanno detto che attacchi indiscriminati contro i civili innocenti «costituiscono un crimine di guerra» e che il presidente russo Vladimir Putin ne dovrà rendere conto.