Cinquantuno detenuti sono morti in un carcere della Colombia a causa di un incendio
Cinquantuno detenuti sono morti a causa di un incendio scoppiato durante una rivolta nel carcere di Tuluá, città della Colombia a ovest di Bogotà, la capitale. Altri trenta detenuti sono stati feriti e portati in ospedale. Il generale a capo dell’agenzia carceraria del paese, Tito Castellanos, ha dichiarato che è stata avviata un’indagine per chiarire quanto accaduto, ma ha anticipato che l’incendio è scoppiato dopo che i detenuti hanno dato fuoco ad alcuni materassi, di loro iniziativa, per impedire alle guardie di fermare una protesta.
La prigione di Tuluá contiene 1.267 detenuti e il blocco dove si è verificato l’incendio ne ospitava 180. Le carceri colombiane hanno un grave problema di sovraffollamento: ci sono 81 mila posti, ma le persone presenti sono circa 97 mila, secondo i dati ufficiali.
Il presidente colombiano uscente Iván Duque, in visita in Portogallo, ha scritto su Twitter di essere «solidale con le famiglie delle vittime» e di aver «dato istruzioni» per portare avanti le indagini che permetteranno «di chiarire questa terribile situazione».
Lamentamos los hechos ocurridos en la cárcel de Tuluá, Valle del Cauca. Estoy en contacto con el @DInpec, Gral. Tito Castellanos y he dado instrucciones para adelantar investigaciones que permitan esclarecer esta terrible situación. Mi solidaridad con las familias de las víctimas
— Iván Duque 🇨🇴 (@IvanDuque) June 28, 2022
Il presidente eletto Gustavo Petro – progressista di sinistra che ha vinto le elezioni dello scorso giugno e che entrerà in carica il prossimo agosto – ha scritto che lo stato colombiano ha pensato al carcere come a un luogo «di vendetta e non di riabilitazione» e che quanto accaduto a Tuluá «obbliga a un completo ripensamento della politica carceraria» affinché venga messa al centro la «dignità del detenuto».
El estado colombiano ha mirado la cárcel como un.espacio de venganza y no de rehabilitación.
Lo acontecido en Tulua, como la masacre en la Modelo obliga a un replanteamiento completo de la política carcelaria de cara a la humanización de la carcel y la dignificación del preso.
— Gustavo Petro (@petrogustavo) June 28, 2022