Dopo settimane di proteste, il presidente dell’Ecuador ha promesso che abbasserà il prezzo del carburante
Dopo settimane di proteste in Ecuador, il presidente Guillermo Lasso ha promesso che abbasserà il prezzo del carburante di 10 centesimi di dollaro al gallone (che sono più di 3 litri e mezzo): il gasolio costerà l’equivalente di 0,61 euro al litro e il gasolio 0,45. L’annuncio è avvenuto dopo un incontro tra il governo e la Confederazione delle Nazionalità indigene dell’Ecuador (Conaie), un movimento che raggruppa varie popolazioni indigene del paese e che aveva organizzato lo sciopero generale del 13 giugno nella capitale, Quito, a cui nelle ultime settimane erano seguite molte altre manifestazioni in tutto il paese, a volte con derive violente.
La riduzione del costo del carburante era una delle richieste fatte al governo dalla Conaie, ma fino a lunedì Lasso si era limitato a promettere che il prezzo del carburante non sarebbe aumentato. Anche l’abbassamento di 10 centesimi di dollaro al gallone è solo un terzo di quello chiesto dai manifestanti, che hanno già fatto sapere di non voler interrompere le proteste. Il governo e la Conaie sono d’accordo sull’iniziare un dialogo, ma non hanno ancora raggiunto alcun compromesso e Lasso ha ribadito che non ci sarà alcuna tolleranza per i manifestanti violenti.