A Shanghai sabato non sono stati rilevati nuovi casi di COVID-19, non succedeva da marzo
Per la prima volta da marzo, a Shanghai non sono stati segnalati nuovi casi di COVID-19 nell’ultimo rapporto giornaliero, un segnale importante sulla fine dell’ondata che aveva interessato la città spingendo le autorità cinesi a imporre un lockdown molto severo. L’amministrazione cittadina ha detto che nella giornata di sabato: «Non sono stati rilevati nuovi casi di COVID-19 nell’area metropolitana e nemmeno infezioni asintomatiche».
Il lockdown a Shanghai imposto progressivamente a partire da marzo, e che aveva interessato buona parte dei quasi 26 milioni di abitanti della città con enormi disagi, era stato interrotto all’inizio di giugno, anche se in alcuni quartieri erano rimaste limitazioni legate ai nuovi contagi. Un altro breve lockdown era stato imposto un paio di settimane fa per consentire alle autorità di condurre nuovi test di massa.
Seppure con qualche parziale revisione, il governo della Cina continua a ritenere la cosiddetta strategia “zero COVID” l’unica soluzione per provare a contenere i contagi. Il sistema prevede l’impiego di lockdown molto rigidi nelle aree dove si sviluppano focolai di COVID-19 e test di massa per la popolazione, in modo da identificare il maggior numero possibile di casi anche asintomatici, isolandoli poi dal resto della popolazione. Fino ai primi mesi del 2022, questo approccio aveva consentito alla Cina di contenere enormemente i nuovi contagi, ma si è mostrato poco adeguato per contrastare la diffusione della variante omicron, molto più contagiosa.