È stato tolto l’obbligo di certificare i biliardini per i gestori di locali e stabilimenti balneari
Il Senato ha approvato una norma inserita in un emendamento al decreto legge sul PNRR che consentirà all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di togliere l’obbligo di certificare giochi come biliardini, ping pong e flipper per i gestori di bar, locali e stabilimenti balneari. È una questione di cui si era parlato negli scorsi giorni, a partire da una lamentela del sindacato dei balneari: lo scorso 15 giugno era infatti scaduto il tempo utile per fare questa certificazione, ritenuta farraginosa, dispendiosa e poco sensata dagli esercenti. Molti giornali avevano annunciato un possibile «addio ai biliardini sulle spiagge italiane» a causa di possibili multe da 4.000 euro agli inadempienti, che in realtà finora non sono state fatte.
Con le nuove regole approvate dal Senato, l’Agenzia dovrà individuare entro il 15 novembre di ogni anno i giochi «meccanici ed elettromeccanici che non distribuiscono tagliandi», tra cui appunto i biliardini, che saranno esenti dall’obbligo di verifica tecnica e conseguente nulla osta da parte della stessa Agenzia. Il testo dovrà essere approvato anche alla Camera e dovrà essere recepito dall’Agenzia delle Dogane con una circolare apposita. Fino ad allora, l’obbligo di certificazione rimarrà valido.
Non cambierà nulla invece in merito all’ISI, l’imposta sugli intrattenimenti: consiste nel pagamento di un’aliquota dell’8 per cento, che nel caso dei biliardini è di 40 euro e 80 centesimi, in quanto si calcola su un imponibile forfettario di 510 euro. I locali che mettono a disposizione i giochi gratis, come gli oratori, non devono pagare nulla.
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