Un tribunale giapponese ha detto che il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso non è incostituzionale
Lunedì un tribunale di Osaka ha detto che il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso previsto dalla legge giapponese non è incostituzionale. La decisione è in contrasto con quella presa nel marzo del 2021 da un tribunale di Sapporo, che esprimendosi per la prima volta sul tema con una sentenza considerata storica aveva stabilito che non permettere alle coppie dello stesso sesso di sposarsi fosse incostituzionale. Attualmente il Giappone è l’unico tra i paesi del G7 a non riconoscere l’unione tra persone omosessuali.
La legge giapponese prevede che il matrimonio debba essere basato sul «reciproco consenso di entrambi i sessi» e per questo è stato sempre interpretato come un’unione tra un uomo e una donna. Negli ultimi anni le amministrazioni di alcune città giapponesi avevano emanato ordinanze per riconoscere cosiddetti “certificati di unione”, per permettere per esempio alle coppie omosessuali di affittare casa più facilmente. Questi certificati tuttavia non riconoscevano altri diritti.
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