Il governo cinese ha convertito i villaggi olimpici in strutture di isolamento per la quarantena
In Cina, il governo ha convertito in strutture di isolamento per la quarantena i tre villaggi olimpici costruiti per le Olimpiadi invernali dello scorso febbraio: le strutture si trovano a Pechino, Yanqing e Zhangjiakou. Già durante le Olimpiadi erano state pensate come “bolle” per isolare atleti, allenatori e giornalisti stranieri dalla popolazione locale e limitare così al massimo la diffusione dei contagi, coerentemente con la strategia “zero COVID” del regime cinese.
Ora queste strutture stanno venendo usate per isolare le persone che sono risultate positive al coronavirus, così come i loro contatti stretti. Non si sa di preciso quante persone siano state portate all’interno dei villaggi, ma si parla di centinaia per ciascuno. Il sistema di tracciamento dei contagi usato in Cina combina il check-in obbligatorio fatto all’entrata dei locali con la posizione dello smartphone: il Financial Times ha raccontato di un ragazzo di 20 anni che è stato portato in un villaggio olimpico in isolamento perché era entrato nello stesso negozio in cui era entrata una persona positiva.