I tre prigionieri condannati a morte da un tribunale filorusso
Due cittadini britannici e un marocchino combattevano per l'esercito dell'Ucraina, ma sono stati accusati di essere mercenari
Giovedì un tribunale nella repubblica autoproclamata di Donetsk, di fatto controllato dalle forze russe, ha condannato a morte tre persone – due cittadini britannici, Aiden Aslin e Shaun Pinner, e un cittadino marocchino, Brahim Saaudun – che combattevano contro la Russia assieme all’esercito ucraino. Aslin e Pinner erano stati catturati lo scorso aprile a Mariupol durante la battaglia per il controllo della città, Saaudun invece era stato arrestato lo scorso marzo nell’est dell’Ucraina.
Sono stati accusati, e per questo condannati, di essere mercenari e colpevoli di vari reati, tra cui quello di terrorismo. La loro condanna – emessa da un tribunale non riconosciuto a livello internazionale, in un territorio occupato la cui legittimità è riconosciuta solo dalla Russia – ha creato ampie reazioni a livello internazionale: Liz Truss, la ministra degli Esteri britannica, l’ha definito un «processo farsa senza nessuna legittimità».
I utterly condemn the sentencing of Aiden Aslin and Shaun Pinner held by Russian proxies in eastern Ukraine.
They are prisoners of war. This is a sham judgment with absolutely no legitimacy.
My thoughts are with the families. We continue to do everything we can to support them.
— Liz Truss (@trussliz) June 9, 2022
Buona parte della questione riguarda lo status dei prigionieri. Secondo il governo britannico – e secondo varie ricostruzioni fatte in queste settimane – Aslin e Pinner sono soldati regolari dell’esercito ucraino, presenti nel paese già da vari anni, e per questo protetti dalla Convenzione di Ginevra, che impedisce agli stati belligeranti di perseguire i prigionieri di guerra per la partecipazione al conflitto.
British citizens Aiden Aslin and Shaun Pinner, and Moroccan national Saadoun Brahim, all of whom fought on contract with Ukraine’s military, have been sentenced to death by the Kremlin’s puppet authorities in Donetsk in show trial that lasted mere days. They were not mercenaries. pic.twitter.com/QYGOEkHXHE
— Christopher Miller (@ChristopherJM) June 9, 2022
Il processo che riguarda i tre prigionieri è durato giorni ed è stato concepito probabilmente come risposta ai processi per crimini di guerra contro i soldati russi che si stanno svolgendo in Ucraina. Aslin e Pinner, soprattutto, nelle settimane prima del processo erano stati oggetto di varie operazioni di propaganda, e per esempio erano stati costretti a filmare video in cui chiedevano al primo ministro britannico Boris Johnson di essere scambiati per l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato dagli ucraini.
Non è dunque da escludere che la condanna sia un modo per fare pressioni sul Regno Unito e cercare di ottenere concessioni di qualche tipo.
Nel frattempo Aslin, Pinner e Saaudun hanno un mese di tempo per fare appello contro la sentenza: se verrà accolto, anziché venire condannati a morte potrebbero essere condannati all’ergastolo o a 25 anni di carcere.