Il weekend lungo nel Regno Unito ha messo in crisi gli aeroporti di mezza Europa
Ci sono state cancellazioni, ritardi e lunghe code: c'entrano le vacanze per il Platinum Jubilee e la carenza di personale
Negli ultimi giorni negli aeroporti del Regno Unito ci sono state moltissime cancellazioni di voli, ritardi e lunghe code per l’imbarco dei passeggeri, che hanno causato grossi disagi non solo nel traffico aereo britannico ma in quello di molti paesi europei: in alcuni casi, si sono formate code così lunghe che i passeggeri in attesa dei controlli hanno dovuto aspettare fuori dall’aeroporto. Tra i motivi principali che hanno provocato questa situazione ci sono i giorni di vacanza istituiti per i festeggiamenti dei 70 anni di regno della regina Elisabetta II e la carenza di personale delle compagnie aeree.
Solo il 2 giugno British Airways e EasyJet, due tra le principali compagnie aeree britanniche, hanno cancellato circa 150 voli in partenza dal Regno Unito, e si prevede che nei prossimi giorni altre centinaia di voli saranno cancellati o potranno subire ritardi. Le situazioni peggiori sono state registrate negli scali di Bristol, Manchester e di Gatwick (a Londra): in molti casi le cancellazioni dei voli sono state comunicate ai passeggeri ad appena un’ora dall’imbarco, e in altri casi invece ci sono state attese di diverse ore prima della partenza.
I motivi sono diversi, e la loro concomitanza ha provocato una situazione di caos imprevista. Alla base di tutti i problemi c’è stato innanzitutto il Platinum Jubilee (il giubileo di platino), ovvero i festeggiamenti per i 70 anni di regno di Elisabetta II del Regno Unito. In occasione della ricorrenza, sono stati istituiti due giorni di festa nazionale – quelli che in inglese vengono chiamati bank holidays – per giovedì 2 e venerdì 3 giugno, che uniti al weekend hanno dato la possibilità ai cittadini britannici di fare un lungo ponte di vacanza.
Diversi ritardi e cancellazioni si sono verificati anche negli aeroporti d’Irlanda, che non facendo parte del Regno Unito ovviamente non festeggia il Platinum Jubilee, ma dove lunedì 6 giugno ci sarà un giorno di festa. Ma ci sono stati problemi anche in diversi aeroporti europei, come quello di Bruxelles, dove l’arrivo di migliaia di turisti britannici tutti insieme ha creato lunghe code nelle aree di transito dei cittadini provenienti da paesi che non fanno parte dell’Unione Europea: a differenza dei cittadini europei, quelli britannici devono infatti mostrare i documenti per poter entrare in un paese dell’Unione, e questo ha creato grossi rallentamenti durante i controlli.
.@BrusselsAirport why the crazy queues at passport control? It’s chaos here. No information and people skipping queues like crazy! And just as I managed to escape @DublinAirport with very little hassle #brusselsairport pic.twitter.com/V1SMpowC9e
— Alison Comyn (@alisoncomyn) May 30, 2022
Ci sono stati grossi problemi, con code, ritardi e voli cancellati, anche all’aeroporto di Amsterdam e a quello di Palma di Maiorca.
Moltissime persone nei mesi scorsi avevano infatti deciso di organizzare una vacanza per il ponte di questo fine settimana e prendere un aereo per andare all’estero, ma le compagnie aeree si sono dimostrate totalmente impreparate a gestire un numero così grande di prenotazioni.
Dublin airport at 4.30am this morning. Have to say staff were amazing, 45minutes from joining queue outside to getting through security! #DublinAirport pic.twitter.com/bhixtsSrGl
— David Honeyford MLA (@dhoneyford) June 3, 2022
Due anni di pandemia, in cui il traffico aereo per motivi turistici si era per molti mesi di fatto fermato, avevano causato una profonda crisi economica per le compagnie aeree: molte compagnie avevano tagliato migliaia di posti di lavoro, soprattutto tra il personale di terra.
In particolare, le compagnie aeree britanniche avevano sperato nel lungo ponte per il Platinum Jubilee per un rilancio del turismo. Nei mesi scorsi avevano venduto molti più biglietti dei posti realmente disponibili (una pratica comune per le compagnie aeree, chiamata overbooking, che serve a trarre il massimo profitto da ogni singolo volo), e avevano sperato che nel frattempo la situazione occupazionale migliorasse e che si riuscisse ad aumentare il personale negli aeroporti.
Ma questo non è successo, anche a causa di ritardi nei controlli che l’ente dell’aviazione civile britannica deve effettuare sulle persone che si candidano a un posto di lavoro in aeroporto. Secondo le compagnie, i tempi di accettazione delle candidature sarebbero molto più lunghi che in passato, e questo avrebbe impedito di avere abbastanza personale in tempo per il ponte del Platinum Jubilee.
Il governo britannico ha risposto che ci sarebbe stato tutto il tempo per accettare le candidature, anche grazie a una modifica introdotta ad aprile per velocizzare la procedura, e che la colpa delle cancellazioni e dei ritardi è da imputare solo alle compagnie. Il ministro dei Trasporti Grant Shapps ha criticato molto duramente le compagnie aeree, accusandole di aver venduto più biglietti dei posti che avevano «nonostante gli avvertimenti del governo», e intimando loro che una situazione come quella che si è verificata negli ultimi giorni non deve più accadere nel corso dell’estate.
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