Alcuni azionisti di Twitter hanno fatto causa a Elon Musk e allo stesso Twitter, per la caotica operazione d’acquisto dell’azienda
Alcuni azionisti di Twitter hanno fatto causa a Elon Musk nell’ambito della sua caotica operazione di acquisto di Twitter annunciata lo scorso aprile: gli azionisti, che hanno fatto causa anche allo stesso Twitter chiedendo un risarcimento, lo accusano di aver fatto crollare i prezzi delle azioni dell’azienda per negoziare un prezzo d’acquisto inferiore o per abbandonare l’accordo, violando diverse norme del diritto societario in California.
Musk, il noto imprenditore statunitense proprietario di Tesla e SpaceX, aveva detto di voler comprare Twitter a metà aprile, con un’offerta di circa 44 miliardi di dollari, poi accettata dal consiglio d’amministrazione dell’azienda. Da allora il prezzo delle azioni di Twitter era sceso del 12 per cento, calando di 9 miliardi di dollari rispetto alla somma offerta da Musk, il che aveva reso la sua offerta molto alta rispetto al valore dell’azienda, e considerata da vari analisti non più sostenibile. Lo scorso 13 maggio Musk aveva poi annunciato di aver sospeso la sua operazione d’acquisto, dicendo di voler prima fare chiarezza sul numero di account falsi e di bot attivi sul social network.
Gli azionisti che hanno fatto causa a Musk lo accusano di manipolazione di mercato: secondo loro, la sospensione dell’operazione d’acquisto – e più in generale le comunicazioni incerte di Musk sui propri piani futuri – sarebbero state strumentali a far scendere il prezzo delle azioni, per rinegoziarne l’acquisto a un prezzo più basso o per annullare l’accordo. Tra le altre cose, gli azionisti accusano Musk anche di aver ritardato la presentazione di alcune informazioni richieste per l’acquisto delle azioni della società.