Monaco e Charles Leclerc, una storia complicata
In Formula 1 il pilota della Ferrari non ha mai finito una gara a Montecarlo, nonostante nessuno conosca quelle strade meglio di lui
È arrivato anche quest’anno il fine settimana in cui la Formula 1 corre nel Principato di Monaco. Il circuito cittadino per eccellenza, ricavato tra le strade del quartiere di Montecarlo, è il più scenografico della Formula 1, nonostante all’apparenza non sia esattamente il posto più adatto per far correre le auto sportive più performanti al mondo. Ma a Montecarlo le storie, gli aneddoti e la tradizioni si sprecano: ci hanno vinto i più grandi, è successo di tutto e ogni anno si aggiunge qualcosa.
Per molti che fanno parte del mondo della Formula 1, il Gran Premio di Monaco è una sorta di gara casalinga. Tanti fra piloti, proprietari e team manager risiedono nel Principato, attratti dai vantaggi fiscali e dalla bellezza del posto. Fra questi, uno in particolare si sente più a casa degli altri: Charles Leclerc, primo pilota della Ferrari, che nel Principato ci è nato e cresciuto.
Leclerc si avvicinò alle corse automobilistiche attratto proprio dalle gare che si correvano per le strade della sua città. Ora, quando percorre un giro, passa accanto alla scuola che frequentò da bambino, e in uno dei tratti più famosi del tracciato, quello “delle piscine”, imparò a nuotare. Eppure fin qui la familiarità con il luogo non lo ha aiutato, anzi. In cinque anni di Formula 1 ci ha corso tre volte — la quarta sarà questo fine settimana — e ogni volta è andata peggio della precedente.
It is always so special to drive in the streets of the city I grew up in.
Monaco, let’s go ❤️🇲🇨 pic.twitter.com/DPSTujkapr— Charles Leclerc (@Charles_Leclerc) May 26, 2022
Nel 2018, al primo anno in Formula 1 con la Sauber Alfa Romeo, partì quattordicesimo e rimase più o meno lì anche in gara, almeno fino al settantesimo dei tradizionali 78 giri. Nel corso di quel giro la sua Sauber ebbe dei problemi meccanici ai freni che all’uscita del tunnel, prima della chicane delle piscine, lo fecero finire contro l’auto che lo precedeva, la Toro Rosso di Brendon Hartley. La sua gara si concluse lì ma si classificò comunque diciassettesimo nell’ordine di arrivo, dato che mancavano pochi giri al termine.
L’anno successivo fu il primo a Montecarlo con la Ferrari e le cose andarono male fin dall’inizio. Nelle qualifiche fu eliminato in Q1 — la prima fase — a causa di un errore di strategia che non gli permise di effettuare in tempo il suo giro veloce. In una gara dove i sorpassi sono quasi impossibili, si trovò a partire dalla sedicesima posizione. Iniziò ugualmente a rimontare fin dai primi giri, ma nella foga finì per scontrarsi con una Renault al settimo giro. Nel contatto si bucò una gomma e nel tratto percorso su tre ruote danneggiò irrimediabilmente il fondo della Ferrari, cosa che lo costrinse al ritiro.
Dopo la sosta del 2020 — quando per questioni organizzative legate alla pandemia la Formula 1 non andò a Montecarlo — l’anno scorso Leclerc non riuscì nemmeno a partire. Nelle prove libere ebbe subito un problema al cambio, ma riuscì a recuperare e nelle qualifiche del sabato fece il miglior tempo, nonostante la Ferrari fosse ancora lontana dalla competitività di Mercedes e Red Bull. Dopo il giro veloce, Leclerc provò a farne un altro, ma finì contro le barriere danneggiando seriamente la sua Ferrari.
A causa dell’incidente le qualifiche finirono in anticipo e garantirono a Leclerc il primo posto nella griglia di partenza. Per evitare di ricevere una penalizzazione di cinque posizioni, tra sabato e domenica i meccanici ripararono l’auto senza intervenire sul cambio. Il giorno della gara, nel giro di ricognizione, Leclerc avvertì però dei problemi e tornò ai box senza nemmeno partire, rinunciando così alla possibilità di correre il suo Gran Premio di casa partendo dalla pole position, che storicamente dà molte garanzie di concluderlo in testa.
Quest’anno Leclerc si presenta a Monaco in piena corsa per il titolo mondiale, dopo le due vittorie nei sei Gran Premi corsi fin qui. Ma si presenta anche una decina di giorni dopo l’incidente avuto nel Gran Premio storico di Monaco, l’esibizione annuale che si corre con auto d’epoca sullo stesso tracciato della Formula 1. Leclerc guidava una Ferrari 312 B3/74 — quella usata da Niki Lauda negli anni Settanta — ed è finito contro le barriere alla curva Rascasse dopo il cedimento dei freni. «Ho provato a frenare, ma il pedale era duro e poi è affondato completamente. Per fortuna è successo in quel punto e non in un altro dove avrei potuto farmi male» ha detto dopo l’incidente.
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