Alexei Navalny ha perso il ricorso in appello contro la condanna a 9 anni per frode e appropriazione indebita
Alexei Navalny, il principale oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin, che si trova in carcere dal gennaio del 2021, ha perso il ricorso in appello contro la condanna a 9 anni per frode e appropriazione indebita che aveva ricevuto lo scorso marzo.
Nel febbraio del 2021 Navalny era già stato condannato a tre anni e mezzo di prigione per aver violato la libertà vigilata, un’accusa che tutti gli osservatori internazionali avevano giudicato pretestuosa e motivata politicamente. Nel processo di marzo, l’accusa nei suoi confronti era di aver 2,7 milioni di rubli (cioè 24mila euro) dalle donazioni fatte alla FBK, la sua fondazione contro la corruzione politica, che peraltro dallo scorso giugno è illegale in Russia.
Anche questo processo era ritenuto da tutti di matrice politica, e sulla base di ciò Navalny aveva presentato un ricorso contro la condanna. Martedì un tribunale di Mosca ha però confermato quanto deciso a marzo e decretato anche il trasferimento di Navalny in una nuova prigione dove sarà sottoposto a un regime carcerario più rigido.