Le accuse di stupro di due donne contro il nuovo ministro francese per la Solidarietà
Le ha ricostruite Mediapart, secondo cui il partito di Macron sapeva, ma avrebbe nominato lo stesso Damien Abad
A meno di una settimana dalla nomina di Élisabeth Borne come prima ministra francese, il nuovo governo ha già un primo grosso guaio da affrontare: Damien Abad, nuovo ministro per la Solidarietà e le Disabilità, è stato accusato da due donne di averle stuprate, una nel 2010 e l’altra nel 2011.
Le accuse sono state riportate dal sito di giornalismo investigativo Mediapart il 21 maggio, il giorno dopo che Borne aveva comunicato la lista dei nuovi membri del suo governo. Secondo Mediapart, il partito di Borne e del presidente francese Emmanuel Macron, “La République en Marche”, sarebbe stato a conoscenza delle accuse già in precedenza e avrebbe deciso comunque di indicare Abad come ministro.
Damien Abad, che ha 42 anni e che soffre di artrogriposi, una malattia rara che ne riduce notevolmente la mobilità, è deputato del parlamento francese dal 2012. Allora era stato eletto con il partito di centrodestra “Les Centristes” (“I Centristi”) che nel 2015 aveva lasciato per unirsi a “Les Républicains” (“I Repubblicani”) dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, di cui è stato capogruppo all’Assemblea nazionale fino alla nomina a ministro.
Secondo quanto raccontato da una delle due donne a Mediapart, il primo caso di violenza sessuale sarebbe avvenuto una sera dell’autunno 2010. La donna, che aveva già conosciuto Abad tempo prima a un matrimonio di amici in comune, quella sera lo avrebbe incontrato nuovamente in un ristorante di Parigi. Abad, che allora era parlamentare europeo, le avrebbe offerto dello champagne, a cui la donna sostiene fosse stato aggiunto qualche tipo di droga. La donna ha detto di aver perso i sensi e di essersi risvegliata il giorno dopo in una stanza di un hotel vicino al ristorante.
La seconda accusa di stupro risale invece al 12 gennaio 2011 ed è stata a presentata da un’ex militante del partito “Les Centristes”. La donna ha raccontato che quella sera aveva avuto con Abad un rapporto sessuale che all’inizio era consensuale, ma che successivamente era diventato forzato e violento. Abad avrebbe costretto la donna a una penetrazione anale, nonostante il suo rifiuto e la sua insistenza nel cercare di impedirglielo. La donna ha detto di aver denunciato per due volte Abad per quei fatti, nel 2012 e nel 2017, ma in entrambi i casi le denunce erano state archiviate e non erano iniziati procedimenti penali.
Per quanto riguarda l’accusa risalente al 2010, la donna che ne ha parlato con Mediapart ha detto di non aver denunciato Abad ai tempi, e di averlo raccontato solamente il 13 maggio scorso in una lettera inviata all’Osservatorio sulla violenza sessuale in politica, un’associazione nata nel febbraio del 2022 per denunciare casi di abusi e violenze sessuali compiute da politici francesi.
Secondo Mediapart, l’Osservatorio avrebbe informato sia “Les Républicains” che “La République en Marche”, il partito della prima ministra. Mediapart ha quindi accusato Borne di aver nominato Abad ministro nonostante sapesse delle accuse nei suoi confronti. La prima ministra Borne ha però detto di non aver ricevuto alcuna segnalazione prima della pubblicazione dell’articolo e che se la giustizia si occuperà di nuovo di queste accuse «ne trarremmo tutte le conseguenze».
Anche Abad ha respinto le accuse, in una lettera pubblicata sui suoi account social. Ha detto che le azioni di cui è stato accusato sarebbero per lui «del tutto impossibili» a causa del suo handicap e ha sottolineato come nella sua condizione «l’atto sessuale può avvenire solo con l’assistenza e la generosità della mia partner. E non è affatto possibile per me imporre questa o quella pratica, questo o quel gesto».
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