A Wimbledon non saranno assegnati punti per la classifica ATP e WTA, per via dell’esclusione dei tennisti russi e bielorussi
L’Associazione dei tennisti professionisti (ATP) ha comunicato ufficialmente che nel torneo di Wimbledon, il torneo di tennis più prestigioso al mondo, non saranno assegnati punti per i ranking ATP, cioè le classifiche mondiali dei tennisti professionisti uomini in singolare e in doppio, compilate appunto dall’associazione.
La ragione, ha spiegato l’ATP in un comunicato, è l’esclusione dal torneo dei tennisti e delle tenniste russi e bielorussi. Per l’associazione, dice il comunicato, «è fondamentale che i tennisti di qualsiasi nazionalità abbiano la possibilità di partecipare ai tornei sulla base del merito e senza discriminazioni. La decisione di Wimbledon di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione di quest’estate mina questo principio e l’integrità del sistema della classifica ATP».
La stessa decisione, con parole simili, è stata annunciata poco dopo dalla WTA, l’associazione che riunisce le tenniste professioniste. Nel suo comunicato, la WTA spiega che, con la scelta di escludere le tenniste russe e bielorusse, Wimbledon ha violato gli accordi che aveva fatto con l’associazione riguardo alle classifiche, e ha violato il principio secondo cui tutte le tenniste devono avere la possibilità di competere in base al merito senza discriminazioni.
Gli organizzatori di Wimbledon hanno espresso «profonda delusione», ma si sono detti convinti della decisione presa.
Alla fine di aprile, gli organizzatori di Wimbledon avevano annunciato che i tennisti e tenniste russi e bielorussi non avrebbero potuto partecipare all’edizione di quest’anno, come conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina (che è sostenuta in molti modi dalla Bielorussia).
Se non verrà ritrattata, la decisione degli organizzatori di Wimbledon comporterà l’esclusione da questa edizione di alcuni dei tennisti e delle tenniste più forti al mondo: sono russi 4 dei primi 30 tennisti della classifica mondiale maschile e 5 delle prime 40 tenniste di quella femminile. Tra loro ci sono i russi Daniil Medvedev e Andrej Rublev (numero 2 e 8 al mondo nella classifica maschile) e la bielorussa Aryna Sabalenka e la russa Anastasia Pavlyuchenkova (numero 4 e 15 al mondo in quella femminile). Sarà esclusa anche la bielorussa Victoria Azarenka, ex numero 1 e oggi al 18esimo posto in classifica, che in carriera a Wimbledon ha raggiunto per due volte le semifinali.
Alcuni di loro, come Rublev e Pavlyuchenkova, si erano peraltro schierati apertamente contro l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Medvedev aveva invece detto più genericamente di essere «per la pace».
La decisione di Wimbledon era stata criticata da vari altri tennisti, tra cui Andy Murray, Rafael Nadal e Novak Djokovic.
Wimbledon è uno dei tornei del Grande Slam, i quattro più importanti della stagione tennistica, ed è in programma dal prossimo 27 giugno al 10 luglio.