Il Giappone ci riprova col turismo
La prossima settimana 50 stranieri potranno visitare il paese con tour organizzati e in piccoli gruppi: è un test per capire come e quando riaprire a tutti gli altri
La prossima settimana il Giappone riaprirà i propri confini a 50 turisti stranieri che potranno visitare il paese grazie a tour organizzati in piccoli gruppi di massimo quattro persone. L’iniziativa è stata annunciata dall’Agenzia per il turismo del paese, che dipende dal ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo, ed è una sorta di esperimento per capire come e quando riaprire del tutto: nonostante da inizio anno ci sia stato un graduale allentamento delle restrizioni che ha permesso l’arrivo di alcune migliaia di stranieri, al momento infatti i turisti internazionali in Giappone non sono ancora ammessi.
L’Agenzia per il turismo ha fatto sapere che tutti i turisti coinvolti nel test dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione contro il coronavirus e ricevuto una dose aggiuntiva di vaccino, e che potranno visitare il Giappone attraverso percorsi prestabiliti in presenza di una guida. Molti dettagli non sono ancora stati definiti e non è nemmeno chiaro come saranno selezionati i partecipanti. Si sa però che saranno ammessi solo turisti provenienti da quattro paesi considerati prioritari per il turismo giapponese: Stati Uniti, Australia, Thailandia e Singapore.
Le persone che parteciperanno all’esperimento potranno entrare in Giappone grazie a un visto speciale e dovranno presentare un test per il coronavirus negativo da effettuarsi al massimo 72 ore prima della partenza e sottoporsi a un nuovo test al momento dell’arrivo (come è già previsto per tutti quelli che entrano nel paese). L’iniziativa si concluderà alla fine di maggio e secondo l’Agenzia per il turismo servirà per mettere a punto linee guida per i tour operator, per gli alberghi e per le altre attività turistiche, ma anche per verificare e migliorare la risposta del governo nella gestione della pandemia.
Originariamente questi tour sperimentali avrebbero dovuto tenersi alla fine del 2021, ma sono stati ritardati di circa sei mesi per via della grande circolazione della variante omicron del coronavirus, ritenuta responsabile di un grande aumento di contagi in varie parti del mondo a partire da novembre.
Solo all’inizio del 2022, comunque, i confini del Giappone sono stati gradualmente riaperti ai residenti di altre nazionalità, agli studenti stranieri e a pochissimi visitatori internazionali, come le persone che viaggiano nel paese per lavoro. Attualmente le persone provenienti dall’estero che possono entrare in Giappone sono solo 10mila al giorno: secondo la tv nazionale NHK il governo sarebbe intenzionato ad aumentare gli ingressi a 20mila al giorno nelle prossime settimane.
La decisione del governo di tenere chiusi i confini ai turisti stranieri è stata ampiamente criticata dalla federazione delle aziende giapponesi, secondo cui avrebbe aggravato la crisi del settore turistico, un mercato che prima della pandemia valeva l’equivalente di 29,5 miliardi di euro all’anno. In base alle stime dell’Agenzia del turismo, tra gennaio e marzo di quest’anno hanno visitato il Giappone poco più di 100mila persone: nello stesso periodo del 2019 i turisti internazionali erano stati 8 milioni.
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