Google ha annunciato un grosso piano per pagare i giornali
È la più grande iniziativa presentata finora in relazione alla direttiva europea sul copyright, e riguarda vari paesi europei
Google ha annunciato mercoledì di aver trovato un accordo con oltre 300 giornali e siti di news europei per pagarli in cambio della possibilità di inserire sul suo motore di ricerca una piccola parte dei loro articoli. Non è la prima volta che Google annuncia compensi economici a favore degli editori, ma è una delle prime volte che avvia un ampio programma a livello europeo in ottemperanza alla direttiva sul copyright, una legge approvata nel 2019 dal Parlamento Europeo che prevede appunto l’obbligo per le piattaforme digitali di pagare gli editori di giornali, in alcuni casi precisi.
L’annuncio riguarda alcuni paesi (Germania, Ungheria, Francia, Austria e Paesi Bassi) che hanno già recepito la direttiva sul copyright nella propria legislazione nazionale e con i cui editori i negoziati vanno avanti da tempo. Google ha comunque fatto sapere che presto arriveranno ulteriori accordi in altri paesi (l’Italia ha recepito la direttiva alla fine dell’anno scorso). Delle oltre 300 testate coinvolte, circa 220 sono tedesche, molte delle quali importanti e famose, come la rivista Spiegel, il giornale Zeit e il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Nel corso degli ultimi anni Google ha fatto vari accordi economici con editori di tutto il mondo, che da tempo chiedono di essere pagati per concedere l’uso dei loro contenuti sul motore di ricerca. In particolare, una delle questioni più dibattute ha riguardato gli snippet, cioè i brevi estratti che Google pubblica tra i risultati di ricerca per dare all’utente un’idea di cosa parli l’articolo, e per i quali i giornali hanno chiesto di ricevere un compenso.
Le polemiche tra Google (ma in generale anche altre piattaforme, come Facebook) e gli editori sono andate avanti per anni, e in Europa sono culminate nel 2019 con l’approvazione della direttiva europea sul copyright, una legge molto ampia e molto discussa che prevede tra le altre cose che gli editori abbiano il diritto di chiedere un compenso alle piattaforme per la pubblicazione degli snippet (anche se la definizione di snippet non è sempre chiarissima).
In risposta alle polemiche sui pagamenti, Google ha avviato negli ultimi anni varie iniziative per pagare gli editori. La più importante è Google News Showcase, una piattaforma presentata nel 2020 in cui vengono mostrati articoli scelti da redazioni considerate affidabili e prestigiose, dietro pagamento da parte di Google. Showcase ha coinvolto oltre 750 testate giornalistiche in tutta Europa.
Il progetto annunciato mercoledì, invece, è il primo sviluppato per rispondere direttamente alla direttiva sul copyright.
Non è la prima volta che Google trova accordi con singoli editori per rispettare la direttiva (lo aveva già fatto per esempio sempre in Germania), ma è il primo progetto ampio a livello europeo, che prevede il coinvolgimento di centinaia di testate in vari paesi, e che si espanderà ulteriormente. Google non ha rivelato quanto saranno pagate le testate, né secondo quali criteri. Un portavoce di Google ha detto: «A seguito dei tanti anni in cui Google ha fornito supporto al giornalismo, stiamo facendo delle proposte ai publisher giornalistici in Germania e in molti altri paesi dell’Unione Europea, in rispetto della nuova legge sul copyright». Questo nuovo progetto non sostituirà Showcase, che rimarrà attivo.
In Germania e Ungheria (e presto anche in altri paesi), Google ha anche aperto un sistema in cui le testate si possono registrare per ricevere un’offerta di pagamento da parte dell’azienda. Il nuovo sistema, secondo Google, dovrebbe presto comprendere «migliaia» di aziende giornalistiche.