L’incontro di Draghi e Biden alla Casa Bianca
Il presidente americano ha ringraziato Draghi per essere «un buon amico e un grande alleato», nonostante le posizioni dei due paesi sulla guerra in Ucraina siano un po' diverse
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ringraziato Mario Draghi per essere «un buon amico e un grande alleato» durante la prima visita ufficiale del presidente del Consiglio alla Casa Bianca, a Washington. Parlando davanti ai giornalisti i due leader hanno ribadito la solidarietà di Italia e Stati Uniti nei confronti dell’Ucraina sotto attacco da parte della Russia.
Parlando in inglese e rievocando cose dette più volte da Biden in questi mesi, Draghi ha detto: «I legami tra i nostri due paesi sono sempre stati molto forti e, semmai, questa guerra in Ucraina li ha resi ancora più forti. Se Putin ha mai pensato di poterci dividere, ha fallito. Su questo non c’è dubbio. Siamo uniti nel condannare l’invasione dell’Ucraina, nel sanzionare la Russia e nell’aiutare l’Ucraina come ci chiede il presidente Zelensky».
Draghi ha anche detto che in Italia e in Europa le persone vogliono che le violenze in Ucraina finiscano e che i leader politici dovrebbero impegnarsi per rendere possibile una tregua per dare inizio a «negoziati credibili».
Il Washington Post ha osservato che Biden non si è accodato alle parole di Draghi e che la posizione di Italia e Stati Uniti è diversa rispetto alla guerra in Ucraina: l’Italia è più vicina geograficamente al conflitto e più legata economicamente alla Russia (in particolare ne è dipendente dal punto di vista energetico per le importazioni di gas naturale); gli Stati Uniti invece stanno aumentando l’aiuto militare all’Ucraina, con un sostegno bipartisan da parte del Congresso.
Martedì la direttrice dell’Intelligence statunitense Avril Haines ha detto che dato che sia la Russia che l’Ucraina pensano di poter ottenere dei progressi sul campo di battaglia, per il momento non sono interessate a usare la diplomazia per mettere fine al conflitto.
Biden ha detto che è negli interessi degli Stati Uniti che l’Unione Europea sia «forte» e ha ribadito: «Putin credeva di poterci dividere, ma ci siamo tutti fatti avanti».
Dopo la politica estera spesso ambigua dei due governi di Giuseppe Conte, sotto Draghi l’Italia ha ribadito in maniera chiara le sue alleanze occidentali. Soprattutto, Draghi sta cambiando alcune posizioni storiche di vicinanza e ambiguità che per vari decenni avevano fatto dell’Italia il paese più filorusso dell’Europa occidentale: se per anni l’Italia era stata uno dei paesi più esitanti a contrastare la Russia con sanzioni e altri mezzi, sotto Draghi le cose sono cambiate.