Volkswagen ha già esaurito le vendite di auto elettriche per quest’anno
In Europa e Stati Uniti il gruppo tedesco ha ricevuto più ordini di quanti veicoli elettrici riuscirà a produrre
Il gruppo Volkswagen, il secondo più grande produttore di veicoli elettrici al mondo, ha già venduto tutte le automobili elettriche che riuscirà a consegnare quest’anno in Europa e negli Stati Uniti, a causa dell’alta domanda e di un rallentamento nella produzione causato dalla scarsità di materie prime e dalla guerra in Ucraina. La minore disponibilità di veicoli complicherà i piani dell’azienda per fare concorrenza a Tesla, la società di Elon Musk prima nella vendita di veicoli elettrici.
La domanda in forte crescita per questo tipo di veicoli è secondo molti osservatori un buon segno sulla transizione in corso da sistemi molto inquinanti, a benzina e gasolio, ad altri più sostenibili e a zero emissioni di gas serra. In molti paesi, la crescente richiesta di veicoli elettrici è inoltre favorita dalla presenza di incentivi e sovvenzioni statali di vario tipo per ottenere sconti per comprare automobili elettriche, in media più care rispetto a quelle tradizionali.
Herbert Diess, il CEO di Volkswagen, ha detto che grazie alla grande domanda di veicoli elettrici la sua azienda ha raccolto solo nell’Europa occidentale circa 300mila nuovi ordini. Nel complesso, tra Europa e Stati Uniti l’alta domanda e l’offerta ridotta fanno sì che i nuovi acquirenti da qui a fine anno potranno ricevere le loro auto elettriche non prima del 2023. La saturazione degli ordini riguarda tutti i modelli elettrici prodotti dalle varie aziende che fanno parte di Volkswagen, come Audi e Skoda. Tra le auto interessate prodotte direttamente con il marchio Volkswagen ci sono ID.3 e ID.4.
Nei primi tre mesi di quest’anno, Volkswagen ha venduto in tutto il mondo circa 99mila veicoli elettrici e – sulla base degli ordini ricevuti e delle disponibilità – confida di venderne circa 700mila entro la fine dell’anno. Sulle prestazioni di vendita ha influito il mercato della Cina, uno dei più importanti per il gruppo, dove la domanda è rimasta piuttosto bassa nei primi tre mesi di quest’anno a causa dei numerosi lockdown imposti per contrastare la diffusione del coronavirus.
Volkswagen ha venduto poco meno di 30mila veicoli elettrici in Cina nel primo trimestre, circa quattro volte quelli venduti nello stesso periodo nel 2021, ma comunque lontano dai livelli di vendita di Tesla, la sua principale concorrente. I problemi di domanda e offerta nel paese sembrano allontanare la possibilità di raggiungere l’obiettivo di almeno 140mila veicoli elettrici dei vari marchi Volkswagen venduti in Cina entro la fine dell’anno; già nel 2021 il gruppo non era riuscito a mantenere i propri obiettivi di vendita nel paese.
Oltre alla mancanza di materie prime dovuta alla pandemia, negli ultimi mesi si sono aggiunti altri problemi nelle forniture di componenti elettronici per alcune aziende automobilistiche a causa della guerra in Ucraina. Il problema riguarda l’intero settore, che fa affidamento su un alto numero di fornitori per la produzione sia di veicoli tradizionali sia elettrici. Questi ultimi necessitano di una minore quantità di componenti meccanici, ma sono strettamente legati alla produzione e alla disponibilità di batterie. Tesla negli ultimi anni ha perfezionato il sistema di produzione riducendo la propria dipendenza da fornitori esterni, mentre altre aziende automobilistiche hanno faticato nel reperire sul mercato le batterie.
Bosch, il principale fornitore di componenti per le automobili in Europa, ha di recente rivisto le previsioni su quante automobili si riusciranno a vendere nel 2022, sulla base delle nuove difficoltà legate ai lockdown in Cina e alla mancanza di microchip. La società non ritiene più credibili le stime sulla vendita di 88 milioni di automobili entro la fine di quest’anno.
La stessa Volkswagen nelle ultime settimane è apparsa molto più cauta sui propri piani di vendita per l’anno in corso. Vari responsabili dell’azienda hanno detto che i rischi derivanti dai lockdown e dalla guerra in Ucraina influiranno sulla produzione e sulle vendite, ricordando comunque che il problema riguarderà tutte le aziende automobilistiche e non solo per le vendite dei veicoli elettrici.
In generale, comunque, la domanda di veicoli elettrici sta aumentando sui principali mercati come Europa, Stati Uniti e Cina. I prezzi continuano a essere relativamente alti, ma i costi di ricarica sono enormemente inferiori rispetto a quelli per acquistare carburante, consentendo quindi di riassorbire velocemente l’investimento iniziale. Gli investimenti infrastrutturali per la produzione di nuove stazioni di ricarica sta inoltre riducendo i problemi di autonomia di alcuni modelli, rendendo praticabile l’impiego dei veicoli elettrici anche su grandi distanze.
In numerosi paesi la presenza di sovvenzioni e incentivi ha favorito negli ultimi anni la vendita di automobili elettriche, contribuendo alla crescita della domanda.
In Italia sono previste agevolazioni (“ecobonus”) di vario tipo a seconda delle automobili elettriche o ibride che si vogliono acquistare e in caso di rottamazione di vecchi veicoli con motore a benzina o gasolio. A seconda delle circostanze si possono ottenere fino a 5mila euro di incentivi, cui spesso si aggiungono altre promozioni da parte dei produttori e dei venditori. Anche se i finanziamenti per questo e i prossimi anni sono già stati decisi dal governo, devono ancora essere definite le modalità di richiesta.