La storia della strage di Erba è più intricata di quanto ricordate
È uscita la nuova storia del podcast di Stefano Nazzi, sulle vicende giudiziarie dei grandi casi italiani di cronaca nera
È uscita la nuova storia di Indagini, il podcast di Stefano Nazzi prodotto dal Post che una volta al mese racconta un grande fatto di cronaca avvenuto in Italia concentrandosi soprattutto su quanto accaduto dopo: le indagini, appunto, e poi i processi, le intuizioni e gli errori dei magistrati, il funzionamento della giustizia e i suoi rapporti con la società e i media. La storia di questo mese è quella della strage avvenuta a Erba, in provincia di Como, l’11 dicembre del 2006.
La sera di quell’11 dicembre in un condominio di Erba furono uccise quattro persone, tra cui un bambino di due anni. La storia di quella strage ottenne grandissime attenzioni da parte dei media, che inizialmente trattarono come il principale sospettato – quando non già acclarato colpevole – un uomo tunisino rivelatosi poi innocente. Furono invece indagati e condannati in via definitiva all’ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi, i vicini di casa delle persone uccise.
Molti oggi ricordano la strage di Erba per la sua efferatezza, per il clima di odio e le conseguenze estreme che seguirono delle banali liti condominiali e per il rapporto morboso dei due coniugi poi condannati. Ma c’è molto altro di notevole, nelle pieghe di questa storia: interrogatori e perquisizioni condotte in modi rivedibili, l’unico fondamentale testimone oculare che cambia improvvisamente la sua versione dei fatti, una confessione piena di dettagli poi ritrattata.
La storia giudiziaria della strage di Erba è raccontata in due nuove puntate, entrambe disponibili gratuitamente sull’app del Post (scaricala qui) ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcast, Amazon Music e Google Podcast. Indagini esce con una nuova storia il primo giorno di ogni mese: la prossima, quindi, uscirà il primo giugno.