Da cent’anni gli orsi sono anche gommosi
All'inizio si chiamavano Orsetti Ballerini, inventati dal fondatore di Haribo nel 1922 e arrivati in Italia solo decenni dopo
Nel 1922, cent’anni fa, un caramellaio tedesco di nome Hans Riegel inventò una caramella gommosa che nel giro di pochi decenni avrebbe avuto grande successo in tutto il mondo: erano i primi orsetti di gomma a base di gelatina al gusto di frutta, gli Orsetti d’Oro di Haribo. Oggi sono prodotti in 16 sedi sparse in tutto il mondo, si trovano in oltre cento paesi e sono copiati da altre aziende per fare caramelle molto simili. Soprattutto, continuano a piacere tantissimo.
Riegel nacque il 3 aprile del 1893 a Friesdorf, poco fuori Bonn, e fondò Haribo il 13 dicembre del 1920; la chiamò così mettendo insieme le prime due lettere del suo nome e cognome e quelle della città in cui si trovava, Bonn, appunto. Riegel iniziò a produrre le prime caramelle in una piccola cucina ricavata da una lavanderia. Per gli orsetti gommosi, si ispirò agli orsi ammaestrati che si trovavano spesso nelle fiere tedesche del XIX secolo: inizialmente erano stati chiamati Orsi Ballerini ed erano un po’ più grandi e allungati rispetto a quelli oggi in commercio e chiamati, dagli anni Sessanta, Orsetti d’Oro (“Goldbären” in tedesco).
In Italia gli orsetti gommosi di Haribo sono disponibili in sei gusti: fragola, arancia, lampone, ananas, limone e mela, quest’ultimo aggiunto nel 2007 in occasione degli 85 anni dalla loro invenzione. Sono prodotti con una miscela di sciroppo di glucosio, zucchero e destrosio che garantisce un gusto dolce, e poi aromi, concentrati di frutta, amido e cera d’api, che servono a non renderli appiccicosi e a non farli attaccare gli uni agli altri. Fino agli anni Ottanta per ottenere dolciumi morbidi e gommosi l’azienda utilizzava la gomma arabica, una resina ottenuta da un particolare tipo di acacia molto utilizzata nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica.
Da qualche decennio vengono invece prodotti con la gelatina di maiale, una sostanza morbida e traslucida che si ottiene lavorando il collagene estratto dalle ossa o dalla pelle di vari tipi di animali (in genere maiali, per l’appunto, ma a volte anche mucche). Per questo gli orsetti gommosi di Haribo – almeno quelli prodotti in Italia – non sono adatti ai vegetariani né ai musulmani osservanti (non sono cioè halal); nella religione ebraica invece le opinioni sulla natura kosher della gelatina sono diverse.
Gli Orsetti Ballerini di Haribo vennero distribuiti in tutta la Germania dalla seconda metà degli anni Venti insieme alle nuove caramelle alla liquirizia, prima in formato bastoncino e poi a rotella. Nel 1962 invece apparvero per la prima volta in uno spot televisivo. Ci volle ancora un po’ prima che avessero successo anche in altri paesi.
In Italia, gli orsetti gommosi di Haribo vennero introdotti negli anni Settanta da un’azienda di distribuzione milanese. In quello stesso periodo cambiarono anche la forma e il nome, diventando gli Orsetti d’Oro che conosciamo oggi. Negli Stati Uniti invece arrivarono nei primi anni Ottanta e nel Regno Unito circa dieci anni dopo. Negli ultimi decenni Haribo ha aggiunto nuovi prodotti, come i marshmallow, le caramelle frizzanti e le gelèe.
Marcia Mogelonsky, analista di Mintel Food & Drink, una società di ricerca in campo alimentare, ha detto al New York Times che le gommose sono le caramelle preferite dai compratori. Secondo Mogelonsky non deve sorprendere se piacciono un po’ a tutti e compaiono ovunque, soprattutto perché riescono a riportare chi le mangia ai tempi dell’infanzia: una tesi sostenuta anche dalla storica Kate Hopkins, che in un libro del 2012 ha analizzato in maniera approfondita il rapporto che hanno gli adulti con le caramelle.
Oggi in commercio si trovano versioni di caramelle gommose dalle forme e dai gusti più disparati, tra cui quelle al CBD (il principio attivo della marijuana che induce una sensazione di rilassatezza) o quelle che contengono una piccola quantità di alcol. Secondo la società di ricerche di mercato Euromonitor, gli Stati Uniti sono il primo paese consumatore di caramelle gommose, seguito da Cina e Germania.
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Negli Stati Uniti le caramelle gommose vengono servite anche con il gelato, mentre negli stati più vicini al Messico sono la base dei dulces enchilados, tipici della cucina messicana, in cui gli orsetti o altre caramelle simili vengono ricoperti di zucchero e chamoy, una salsa a base di frutta dal sapore piccante. Sempre negli Stati Uniti, un’azienda ha realizzato un orsetto gommoso gigante che pesa più di 2 chili e ha oltre 6mila calorie; un’altra, la Lil’ Nitro, ha prodotto degli orsetti gommosi che, sostiene, sono novecento volte più piccanti di un peperoncino jalapeño.
Gli orsetti gommosi hanno una certa popolarità anche sui social network, in particolare su TikTok, dove i brevi video “ASMR” in cui le caramelle vengono versate all’interno di alcune ciotole sono stati visti centinaia di migliaia di volte: il loro suono provoca in alcune persone un formicolio o una sensazione piacevole e di rilassamento.
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