Joe Biden ha presentato un nuovo, ingente piano di aiuti per l’Ucraina
Prevede 31 miliardi di euro per finanziare l'invio di nuove armi e aiuti economici per il governo ucraino: ora dovrà passare al Congresso
Giovedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha presentato un nuovo piano di aiuti per sostenere l’Ucraina dall’invasione russa, iniziata poco più di due mesi fa. È il secondo pacchetto di aiuti presentato dall’amministrazione Biden, dopo quello approvato a inizio marzo, ed è di gran lunga il più ingente: la proposta prevede un finanziamento da 33 miliardi di dollari, circa 31 miliardi di euro, in gran parte per finanziare l’invio di armi all’esercito ucraino. La misura precedente prevedeva aiuti per circa 13 miliardi di euro, quasi tutti già spesi.
«L’enorme pacchetto presentato da Biden oscurerà tutte le spese fatte finora dagli Stati Uniti» per la guerra in Ucraina, ha commentato il New York Times. La misura è stata presentata pochi giorni dopo che l’amministrazione Biden ha lasciato intuire di avere cambiato strategia nei confronti della guerra, auspicando che crei l’occasione per «indebolire» la potenza militare della Russia, come spiegato dal segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin.
La proposta di Biden dovrà essere approvata dal Congresso, cioè l’organo che negli Stati Uniti si occupa fra le altre cose di valutare gli scostamenti più ingenti dal bilancio federale. Finora la stragrande maggioranza dei Democratici e dei Repubblicani ha sostenuto l’approccio di Biden sull’Ucraina, e ci si aspetta che anche il nuovo piano verrà approvato nel giro di qualche giorno.
I Repubblicani, che al momento si trovano all’opposizione, hanno comunque fatto sapere che esamineranno attentamente la proposta, dato che «parliamo di una cifra piuttosto strabiliante», come ha detto il vice-capogruppo dei Repubblicani al Senato, John Thune.
Secondo un’analisi del New York Times, il nuovo piano prevede fra le altre cose circa 10,8 miliardi di dollari per nuove armi e munizioni e 8 miliardi di dollari per sostenere l’amministrazione pubblica ucraina e bilanciare in parte la crisi economica provocata dall’invasione russa.
Altri fondi sono poi previsti per fornire aiuti umanitari e per continuare a finanziare l’invio di truppe statunitensi sul confine orientale della NATO. Se il piano verrà approvato così com’è, nel 2022 gli Stati Uniti avranno speso una cifra più alta di quella che impiegavano ogni anno, in media, per finanziare la guerra in Afghanistan, cioè circa 38 miliardi di euro all’anno.
Giovedì inoltre la Camera statunitense ha approvato in via definitiva un provvedimento che consentirà all’amministrazione Biden di utilizzare una legge pensata durante la Seconda guerra mondiale per velocizzare le procedure burocratiche per il prestito di armi a paesi stranieri in caso di minaccia indiretta agli interessi degli Stati Uniti. La legge in questione è il Lend-Lease Act promosso nel 1941 dall’allora presidente Franklin D. Roosevelt per fornire aiuti militari immediati all’esercito britannico, impegnato in guerra contro la Germania nazista.
«Approvare quella legge consentì al Regno Unito e a Winston Churchill di continuare a combattere e sopravvivere ai bombardamenti nazisti, prima che gli Stati Unti entrassero in guerra», ha detto il deputato Democratico Jamie Raskin: «Il presidente Zelensky ha detto che all’Ucraina servono armi per difendersi, e Biden ha risposto alla sua richiesta».