In Darfur oltre 200 persone sono state uccise in scontri tribali durante l’ultimo fine settimana
Nel corso del fine settimana oltre 200 persone sono state uccise in violenti scontri tra tribù rivali in Darfur, la regione occidentale del Sudan dove dal 2003 al 2006 ci fu una guerra civile e in cui tuttora continuano gli scontri tra arabi e non arabi. Khamis Abdalla Abkar, il governatore del Darfur, ha detto che ci sono anche molti feriti: almeno 103 solo nella giornata di domenica, in alcuni combattimenti avvenuti a Kreinik, città a circa 80 chilometri da Geneina, la capitale del Darfur occidentale.
Gli scontri del fine settimana, tra i più violenti avvenuti negli ultimi anni, sono iniziati dopo l’uccisione di due pastori arabi giovedì scorso, proprio vicino a Kreinit: poco dopo, ha detto Abkar, la città è stata presa d’assalto da diverse milizie arabe dei Janjaweed, che durante la guerra in Darfur furono assoldate dall’esercito sudanese e che furono accusate di enormi violenze contro le persone appartenenti alle comunità non arabe della regione. Gli scontri si sono poi estesi altrove raggiungendo la capitale: tra le altre cose c’è stata una sparatoria anche all’interno di un ospedale, confermata da Medici senza frontiere.