La Women’s Tennis Association sospenderà le sue attività in Cina per spingere il governo a indagare sulle accuse della tennista Peng Shuai
La Women’s Tennis Association (WTA), l’organizzazione mondiale del tennis femminile, sospenderà tutti i propri appuntamenti previsti in Cina nel 2022 per spingere il governo cinese a indagare sul caso della tennista Peng Shuai, che lo scorso novembre era scomparsa per tre settimane dopo aver rivolto accuse di violenze sessuali contro un importante politico cinese, l’ex vicepremier Zhang Gaoli. In seguito Peng aveva smentito quanto detto in precedenza, in maniera però elusiva e poco convincente, e molti avevano sostenuto che ci fossero state forti pressioni del governo cinese.
Il caso aveva generato un grande scandalo in Cina e all’estero. Steve Simon, l’amministratore delegato della WTA, ha detto che la sua organizzazione non tornerà in Cina fino a quando il governo cinese non avvierà indagini formali sulle accuse di Peng e non dimostrerà in modo «verificabile» che la tennista sia libera di parlare senza interferenze o intimidazioni.
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