L’Unione Europea ha approvato nuove sanzioni contro la Russia
Vietano l’importazione del carbone russo: è la prima volta che l’Unione impone sanzioni contro il settore dell’energia russo
I paesi dell’Unione Europea hanno approvato nuove sanzioni contro la Russia, che tra le altre cose vietano l’importazione in Europa del carbone russo: è la prima volta che l’Unione impone sanzioni contro il settore dell’energia russo in relazione alla guerra in Ucraina, anche se i paesi europei non hanno incluso tra le nuove misure il petrolio e il gas. L’Unione ha comunque detto che ha iniziato a discutere di ulteriori sanzioni che potrebbero riguardare anche le importazioni del petrolio russo.
I ministri degli Esteri del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti) hanno condannato duramente le violenze e i crimini commessi dai soldati russi a Bucha e in diverse altre città ucraine: hanno parlato di «atrocità e violazioni del diritto internazionale» e hanno chiesto e ottenuto la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, organo dell’ONU sussidiario dell’Assemblea Generale.
Nel frattempo l’esercito russo ha iniziato a riorganizzarsi per concentrare i propri sforzi militari nel Donbass, cercando di prendere il controllo non solo della città assediata di Mariupol, ma anche di altri centri urbani, come Sloviansk, Rubizhne, Severodonetsk e Horlivka. Il timore di bombardamenti sempre più intensi, e probabilmente anche i racconti delle estese violenze compiute dai soldati russi nelle città del nord dell’Ucraina (come Bucha), hanno spinto la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk a esortare i civili a lasciare l’est del paese il prima possibile. Una richiesta simile è stata fatta oggi dal sindaco di Dnipro, città dell’Ucraina centrale, che ha invitato donne, anziani e bambini a lasciare la città.