L’evacuazione dei civili da Mariupol non è andata come doveva
Ha funzionato solo parzialmente: il tentativo della Croce Rossa internazionale di coinvolgere molte più persone è fallito
Per venerdì era previsto un cessate il fuoco per consentire l’evacuazione di migliaia di civili da Mariupol, la città ucraina più colpita dai bombardamenti russi e in larga parte rasa al suolo. L’accordo era stato annunciato giovedì dal governo ucraino e confermato da quello russo, che aveva precisato di avere accettato una specifica richiesta avanzata da Francia e Germania. Al termine della giornata le persone che hanno lasciato la città sono state tra le 2mila e le 3mila, ma il tentativo della Croce Rossa internazionale di realizzare un’evacuazione su larga scala è fallito.
Dal punto di vista militare sta proseguendo l’avanzata delle forze ucraine verso alcuni territori che erano stati occupati dalla Russia all’inizio dell’invasione. Diversi analisti continuano comunque a pensare che la Russia si stia riorganizzando, sia da un punto di vista logistico che militare, in attesa di riprendere gli attacchi e riconquistare i territori persi.