La Russia dice che ridurrà le attività militari a Kiev e a Chernihiv
Lo ha detto il vice ministro della Difesa dopo i negoziati di martedì mattina, in cui sembra ci siano stati piccoli passi in avanti
Le delegazioni della Russia e dell’Ucraina si sono incontrate al palazzo di Dolmabahçe a Istanbul per una nuova fase di negoziati, i primi dal vivo dopo oltre due settimane in cui le parti si erano parlate in videoconferenza. L’Ucraina ha proposto una sostanziale neutralità e un negoziato sullo status della Crimea (la penisola annessa dalla Russia nel 2014) in cambio di garanzie di sicurezza contro eventuali attacchi. La proposta verrà esaminata dal governo russo, ma intanto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha definito «costruttive» le trattative portate avanti martedì mattina.
Sempre a margine dei negoziati il vice ministro della Difesa russo, Alexander Fomin, ha detto che l’esercito russo ridurrà «radicalmente» le sue attività militari a Kiev e a Chernihiv, allo scopo di «aumentare la fiducia reciproca nelle future trattative, per arrivare a un accordo di pace con l’Ucraina». Kiev e Chernihiv si trovano entrambe in una zona, quella settentrionale, dove la Russia da giorni non riesce più ad avanzare, e anzi intorno a Kiev sembra che abbia dovuto cedere terreno.
Intanto martedì mattina gli attacchi e i combattimenti non si sono fermati. A Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, è stato bombardato un edificio amministrativo della regione in orario di lavoro: almeno nove persone sono morte e altre 28 sono rimaste ferite.