Zelensky chiede altre armi
Il presidente ucraino ha invitato i paesi occidentali a dare più aiuti, dicendo che servono carri armati e aerei per continuare a resistere
Sono passati ormai 32 giorni da quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina e la situazione è ancora molto incerta. Le forze russe hanno di fatto fermato la propria avanzata, e sembra che nei prossimi giorni cercheranno di concentrarsi solo al sud, provando a prendere il totale controllo della regione del Donbass.
Ma i bombardamenti nel resto del paese non si sono fermati, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sabato ha invitato i paesi occidentali a fare di più per aiutare l’Ucraina e a fornire più armi, aerei e carri armati per difendersi dagli attacchi russi. In un video ha detto polemicamente che gli aiuti forniti finora non bastano per resistere, e in particolare per respingere le forze russe da Mariupol, città assediata da giorni: «L’Ucraina non può abbattere i missili russi con fucili e mitra. […] È impossibile salvare Mariupol senza altri carri armati e aerei».
Nel frattempo sabato pomeriggio la Russia ha lanciato due missili nella città di Leopoli, che si trova a a pochi chilometri dal confine con la Polonia. L’attacco, che ha causato cinque feriti, è avvenuto pochi minuti prima che il presidente statunitense Joe Biden, che si trova proprio in Polonia, tenesse un discorso a Varsavia, in chiusura della sua visita nel paese. Nel discorso Biden ha detto che il presidente russo Vladimir Putin è «un dittatore che cerca di ricostruire un impero» e che non può «restare al potere».