I video e le foto del centro commerciale distrutto a Kiev
In un quartiere centrale della città c'è stato un bombardamento particolarmente violento che ha causato almeno 8 morti
Nella notte tra domenica e lunedì c’è stato un violento attacco a Kiev, la capitale dell’Ucraina, da parte delle forze russe. Sono stati colpiti un grande centro commerciale e alcuni edifici residenziali nelle vicinanze, in una zona piuttosto centrale del quartiere di Podil. Secondo la procuratrice generale dell’Ucraina sono morte almeno otto persone nell’attacco.
⚡️The video shows the destroyed Retroville shopping mall in Kyiv, following an overnight missile strike.
According to Prosecutor General's Office, at least eight people were killed.
Video: Proof of war in Ukraine/Telegram pic.twitter.com/GgUosETtCn
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 21, 2022
Le immagini che arrivano dalla zona colpita sono molto eloquenti: dall’inizio dell’invasione non c’era probabilmente mai stato un bombardamento così violento nella capitale. Vicino al centro commerciale – che è stato raso al suolo – c’è un palazzo di uffici che è rimasto in piedi, ma con i vetri delle finestre completamente distrutti.
At least eight people have died after Russian shelling hit a shopping center in Kyiv's Podil district late Sunday, Ukrainian officials said. https://t.co/DNuSpsZeHr pic.twitter.com/BxDYwu4x5E
— CBS News (@CBSNews) March 21, 2022
Il centro commerciale si chiamava “Retroville” ed era piuttosto grande, ospitava un cinema multisala, una palestra, gallerie con diversi negozi e ristoranti (tra cui McDonald’s e KFC). Nel piazzale del centro commerciale c’erano molte auto parcheggiate che sono state carbonizzate dalle esplosioni.
Kiev è uno degli obiettivi principali dell’esercito russo, ma da quando è iniziata l’invasione ha fatto fatica ad avvicinarsi alla capitale via terra, per difficoltà logistiche e per l’inaspettato vigore della resistenza ucraina. Per esempio, l’esercito russo ha provato a raggiungere la città con un lunghissimo convoglio di mezzi, che nelle scorse settimane è rimasto bloccato a lungo per motivi mai chiariti.