Le condanne per l’omicidio di Mario Cerciello Rega sono state ridotte in appello

I due americani responsabili della morte del carabiniere erano stati condannati in primo grado all'ergastolo, ora a 24 e 22 anni

I funerali del carabiniere Mario Cerciello Rega
(ANSA / CIRO FUSCO)
I funerali del carabiniere Mario Cerciello Rega (ANSA / CIRO FUSCO)

La Corte d’Assise d’appello di Roma ha ridotto le pene per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due cittadini americani responsabili dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma a luglio del 2019, che in primo grado erano stati entrambi condannati all’ergastolo. In appello Elder è stato condannato a 24 anni di carcere e Natale Hjorth 22 anni.

Nel processo di appello il procuratore generale aveva chiesto la conferma dell’ergastolo per Elder, che aveva materialmente accoltellato Cerciello Rega, e di ridurre la pena a 24 anni per Natale Hjorth, accusato invece di concorso in omicidio. Gli avvocati difensori avevano invece chiesto l’assoluzione per legittima difesa per Elder e per non aver commesso il fatto per Natale Hjorth.

L’omicidio di Cerciello Rega risale alla notte tra il 25 e il 26 luglio, quando Elder e Hjorth, entrambi californiani, cercarono di comprare della droga a Trastevere rivolgendosi a un intermediario, Sergio Brugiatelli, che a sua volta li portò da un’altra persona, Italo Pompei. Quest’ultimo vendette loro una pasticca di Tachipirina spacciandola per una droga pesante. Elder e Hjorth decisero quindi di rubare lo zaino di Brugiatelli e di proporre poi uno scambio per avere indietro i soldi che avevano già pagato.

All’incontro per la restituzione dello zaino però si presentò il carabiniere Mario Cerciello Rega con un collega, Andrea Varriale, dopo aver ricevuto una denuncia per il furto dello zaino. Erano entrambi disarmati. Durante l’incontro iniziò una colluttazione nella quale Elder accoltellò undici volte Cerciello Rega, uccidendolo.