Il programma di Ivan Urgant non va in onda da due settimane

Il popolare conduttore russo, noto anche qui per le parodie del Capodanno italiano, aveva criticato la guerra su Instagram

Immagine tratta dalla pagina Facebook del programma televisivo del comico, attore e conduttore russo Ivan Urgant
Immagine tratta dalla pagina Facebook del programma televisivo del comico, attore e conduttore russo Ivan Urgant

Da due settimane sulla tv pubblica russa non va più in onda il popolare programma televisivo serale Vecherniy Urgant, condotto dal comico, attore e presentatore russo Ivan Urgant, noto da un paio d’anni anche in Italia per le sue parodie del Capodanno musicale italiano, Ciao 2020 e Ciao 2021, molto circolate e commentate sui social network. Il programma di Urgant non era andato in onda la sera del 24 febbraio, il giorno in cui era cominciata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e da allora non è più stato trasmesso: secondo molti dipende dal fatto che subito dopo l’invasione Urgant, noto per prendere di tanto in tanto in giro il presidente russo Vladimir Putin, avesse condiviso sui social network un post contro la guerra.

Urgant ha 43 anni, è nato a San Pietroburgo ed è il conduttore di talk show televisivi più famoso in Russia. Si è laureato all’Accademia di Arti teatrali della sua città e prima di cominciare a condurre vari programmi per la televisione pubblica russa, nel 2005, aveva lavorato anche per la radio e per MTV Russia. Suona vari strumenti musicali ed è conosciuto anche per aver recitato nel film comico Yolki (2010), da cui sono stati tratti altri sette film che fanno parte della serie non animata di maggior successo in Russia.

Vecherniy Urgant invece esiste dal 2012, e come aveva spiegato lo stesso Urgant in un’intervista al conduttore televisivo americano Stephen Colbert si ispira esplicitamente ai late show statunitensi, in particolare a quello di Jimmy Fallon. Il programma, in cui vengono invitati ospiti anche internazionali, non si occupa particolarmente di politica, ma affronta vari temi in maniera ironica. Nel giro di dieci anni ne sono state trasmesse più di 1.500 puntate, tra cui le edizioni speciali Ciao 2020 e Ciao 2021, ispirate a un fittizio festival musicale italiano degli anni Ottanta, con riferimenti alla cultura pop e all’estetica televisiva di quegli anni, assai famigliari e affascinanti per il pubblico russo.

Fino a pochi giorni fa Vecherniy Urgant veniva trasmesso sul principale canale della tv pubblica russa, 1 Pervyj Kanal. Il 25 febbraio, dopo che la sera precedente non era andato in onda, sui profili dello show sui social network era comparso un post piuttosto generico in cui si diceva che il programma si era preso un po’ di tempo e che la produzione era al lavoro «come al solito» per produrre le puntate successive.

Secondo il sito di giornalismo investigativo russo Agentstvo, citato dalla testata Meduza, in realtà però Pervyj Kanal aveva sospeso il programma perché il giorno precedente Urgant aveva pubblicato su Instagram un’immagine nera con la didascalia: «Paura e dolore. No alla guerra».

Il post del programma, che si concludeva con un «Ci vediamo presto in onda!», è stato l’ultimo condiviso sulle pagine Twitter e Facebook dello show. Vecherniy Urgant, a ogni modo, non è ancora stato ripristinato, e al suo posto hanno cominciato a essere trasmessi altri programmi, tra cui trasmissioni di cucina e concorsi canori, ma anche film di guerra e documentari patriottici. L’immagine nera condivisa da Urgant è a sua volta l’ultimo post che ha pubblicato sul suo profilo Instagram, dove ha 10 milioni di follower.

 

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Un post condiviso da Иван Ургант (@urgantcom)

In queste due settimane la scomparsa del programma di Urgant dalla tv russa è stata molto discussa sui social network, anche perché nel frattempo la Russia ha dato ordine di censurare i media indipendenti del paese che non raccontano la guerra come vorrebbe il governo. Tra questi per esempio ci sono la storica radio L’Eco di Mosca (Ekho Moskvy) e il canale televisivo Dozhd (anche conosciuto come Rain TV), accusati di aver diffuso informazioni false sulle «operazioni speciali dell’esercito russo in Ucraina» (l’espressione che finora il governo russo ha usato per parlare dell’attacco all’Ucraina, rifiutandosi sempre di usare “invasione”).

Il 25 febbraio la portavoce di Pervyj Kanal Larisa Krymova aveva detto che Urgant lavorava ancora per la rete e che la riprogrammazione di quei giorni era dovuta a «importanti eventi socio-politici». Sul sito ufficiale del canale televisivo la pagina dello show di Urgant e i vari video delle puntate – visti decine di migliaia di volte – compaiono ancora: non si trova però alcuna informazione sulla programmazione futura.

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