Gli Stati Uniti hanno rimpatriato in Arabia Saudita un uomo detenuto nel carcere di Guantanamo da vent’anni
Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver permesso il rimpatrio in Arabia Saudita di Mohammed al Qahtani, un uomo detenuto da vent’anni nel carcere di massima sicurezza di Guantanamo, a Cuba.
Mohammed al Qahtani era un terrorista saudita affiliato ad al Qaida che avrebbe dovuto far parte del commando di dirottatori che causarono gli attentati dell’11 settembre 2001, ma che alla fine non vi partecipò. Venne arrestato nel dicembre del 2001 in Afghanistan e trasferito a Guantanamo nel febbraio 2002.
Nel 2009 il governo statunitense ammise che al Qahtani era stato torturato a Guantanamo: tutte le accuse nei suoi confronti vennero fatte cadere, ma lui non fu liberato. In seguito diverse perizie mediche sostennero che al Qahtani aveva sviluppato gravi problemi di salute mentale, e i suoi avvocati ne chiesero il rimpatrio in Arabia Saudita.
Mohammed al Qahtani è il secondo detenuto di Guantanamo a essere rimpatriato dall’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden. Ad oggi nel carcere rimangono 38 persone detenute.
La prigione di Guantanamo è un carcere statunitense di massima sicurezza che si trova sull’isola di Cuba, all’interno di una base militare dell’esercito statunitense. La prigione fu istituita dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 per la detenzione di prigionieri di guerra, ma negli anni ha ricevuto moltissime critiche legate alle condizioni dei detenuti e alla violazione dei loro diritti fondamentali.
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