Studiare in un contesto internazionale, dopo due anni di didattica a distanza
Aiuta a imparare le lingue e a sviluppare competenze trasversali, sempre più ricercate dalle aziende
Da alcuni anni nel mondo del lavoro si sente fare riferimento con una certa frequenza alle hard e soft skills quando si parla delle qualità che le aziende cercano maggiormente nelle persone che vorrebbero assumere. Se ne parla soprattutto in ambito manageriale e d’impresa, o comunque per chi viene da studi accademici di Economia, ma il tema riguarda ormai anche altre facoltà. Molto brevemente, le hard skills sono le competenze tecniche di base, quelle “da curriculum”, facilmente sintetizzabili in risultati accademici ottenuti o esperienze maturate in un certo ambito. Le soft skills invece sono le competenze relazionali, più intangibili, ormai da tempo considerate fondamentali per il successo sul lavoro: come la capacità di instaurare rapporti umani con i clienti, di lavorare in un gruppo, di gestire problemi complessi sotto pressione, e così via.
Per lungo tempo le università sono state principalmente i luoghi in cui si consolidavano le hard skills, ma oggi sono sempre più consapevoli dell’importanza di garantire anche competenze trasversali meno misurabili, come le soft skills. D’altra parte, gli stessi studenti devono tenere conto di questi aspetti nella scelta dell’università: se riusciranno a sviluppare abilità di entrambi i tipi avranno più opportunità lavorative e possibilità di carriera.
Questi fattori risultano ancora più importanti se si considera che nel 2022 la scelta dell’università toccherà a studenti che hanno trascorso quasi due anni tra didattica a distanza e restrizioni, a causa della pandemia, con gravi danni al normale corso degli studi e possibilità praticamente nulle di fare viaggi e nuove esperienze.
Una soluzione immediata per provare a recuperare il tempo perso potrebbe essere quella di scegliere di studiare all’estero per un periodo, che è utile per esempio sia per imparare a fondo una lingua (hard skill) che per relazionarsi con nuove persone e culture, imparando a gestirsi in autonomia (soft skill).
ESCP, una delle più importanti e prestigiose Business School a livello internazionale, offre un’opportunità versatile dopo il liceo o le superiori: un Bachelor (l’equivalente della nostra laurea triennale) in Management, i cui corsi si svolgono ogni anno in tre diverse città europee, a scelta tra Torino, Parigi, Londra, Berlino e Madrid. In ognuna di queste città sono presenti sedi di ESCP.
L’offerta formativa comprende sia le materie più classiche del management, come marketing e finanza, sia altre più umanistiche come psicologia e sociologia, con l’intento esplicito di rafforzare abilità relazionali che generalmente sono più trascurate nelle facoltà scientifiche. Ci sono poi diversi workshop dedicati specificamente allo sviluppo di soft skills, per esempio sulla comunicazione o sulle tecniche per tenere una presentazione in pubblico. I corsi sono quasi tutti in inglese, ma ce ne sono occasionalmente anche in francese e spagnolo (a seconda del paese in cui ci si trova). L’università inoltre offre in tutte le sue sedi corsi di spagnolo, italiano, francese, tedesco.
In generale con il Bachelor di ESCP si è inseriti fin da subito in un contesto molto internazionale, importante per il proprio piano di studi e per il proprio futuro lavorativo, tanto in aziende consolidate quanto in start up. Alla fine del percorso gli studenti riescono spesso a parlare tre lingue, una competenza spendibile in ogni ambito. Si studia insieme a studenti provenienti da oltre 50 paesi nel mondo: l’obiettivo è spingere ragazzi molto giovani e di provenienze diverse a conoscersi e collaborare, facilitando l’interazione culturale, in modo che acquisiscano un’elasticità mentale da poter spendere sul lavoro dopo l’università, per esempio nell’approccio con clienti di diversi paesi. Per accedere al Bachelor bisogna superare una selezione che, tra le altre cose, comprende l’invio di una lettera motivazionale, del curriculum e di una certificazione di inglese; dopo la prima selezione è previsto un colloquio personale.
Secondo i dati forniti da ESCP, i suoi studenti hanno accesso ogni anno a 30mila opportunità di stage. Prima di arrivare ai veri colloqui possono fare pratica con corsi specifici organizzati dall’università, per capire cosa li aspetterà e arrivare preparati. A questo scopo è inoltre organizzata periodicamente una serie di eventi, ognuno dedicato a uno specifico settore industriale: durante i Career Fair gli studenti e le studentesse possono incontrare i selezionatori aziendali, i cosiddetti recruiter. Anche dopo aver terminato gli anni universitari possono accedere a una piattaforma creata da ESCP con decine di migliaia di posizioni aperte segnalate, o tenersi in contatto con dei tutor per confrontarsi e ricevere consigli su come cercare e trovare il lavoro più adatto.