L’evacuazione di Mariupol è fallita
Anche domenica il cessate il fuoco non è stato rispettato e i civili non sono riusciti a lasciare la città, dove la situazione è sempre più difficile
Domenica è l’undicesimo giorno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. L’avanzata dell’esercito russo è rallentata negli ultimi giorni, ma non è chiaro se solo per via della resistenza ucraina o per un cambio di strategia dopo i primi fallimenti. A Mariupol, nel sud-est del paese, sta continuando l’assedio alla città che è senza acqua, senza energia e senza riscaldamento da quasi una settimana. Il cessate il fuoco annunciato sabato dalla Russia non è stato rispettato dall’esercito russo, e l’evacuazione dei civili dalla città non è stata possibile.
A nord, l’esercito russo sta provando ad accerchiare Kiev e ci sono scontri in una vasta regione intorno alla città. Intanto continuano gli attacchi e i bombardamenti sulla popolazione civile anche nel resto del paese. Nelle città occupate dalla Russia, invece, ci sono state sabato molte proteste contro gli occupanti.