Proseguono i bombardamenti russi in Ucraina
Nei dintorni di Kiev, a Kharkiv e in diverse altre città del paese: intanto la NATO ha ribadito che non imporrà una "no-fly zone", e il governo russo ha bloccato Facebook e Twitter in Russia
Nelle prime ore di venerdì l’esercito russo ha attaccato un edificio vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Non sono stati registrati danni alla centrale, ma l’attacco è stato subito condannato duramente sia dalle autorità ucraine sia da alcuni leader europei. Sta proseguendo l’avanzata dell’esercito russo nel sud del paese, dove la Russia ormai controlla stabilmente la città di Kherson. Sono aumentate ancora le persone in fuga dall’Ucraina: secondo i dati dell’agenzia ONU per i rifugiati aggiornati a giovedì sono ormai più di 1,2 milioni.
In mattinata la Duma, la camera bassa del Parlamento russo, aveva approvato all’unanimità una legge che punisce con il carcere fino ai 15 anni chi diffonde “notizie false” sull’invasione dell’Ucraina. La legge, la cui approvazione non è ancora definitiva, ha iniziato ad avere i primi effetti già oggi: Novaya Gazeta, uno dei pochi giornali russi indipendenti, ha annunciato che smetterà di scrivere delle operazioni militari in Ucraina, mentre BBC ha annunciato la sospensione di tutte le sue operazioni giornalistiche in Russia. In serata, infine, il governo russo ha bloccato l’accesso a Facebook e Twitter nel paese.