Una canzone di Mac Miller

Troveremo in ogni canzone quello che sta succedendo

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Giorgio Armani ha scelto ieri, con ottime intenzioni legate alla pessima aria che tira nel mondo, di procedere con la sua sfilata in programma a Milano, ma senza la musica. Una persona che ha assistito mi ha detto che il risultato ha rivelato soprattutto che “senza musica si perde metà del bello delle sfilate”. Cosa che vale anche per la vita, direi.
Ho sentito solo ora la versione di Ricordati di me rifatta da Venditti con De Gregori: la relazione tra i due (a cui assistetti anche quella famigerata sera a Verona) è ammirevole, ma non direi che ce ne fosse un gran bisogno.

Circles
Mac Miller

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Well, I drink my whiskey and you sip your wine
We’re doing well, sittin’, watchin’ the world fallin’ down, its decline
And I can keep you safe, I can keep you safe, mmm
Do not be afraid, do not be afraid
You’re feelin’ sorry, I’m feelin’ fine
Don’t you put any more stress on yourself, it’s one day at a time
It’s gettin’ pretty late, gettin’ pretty late
Damn, and I find
It goes around like the hands that keep countin’ the time
Drawin’ circles

Adesso di nuovo, come due anni fa, troveremo in ogni canzone riferimenti alle incredibili eccezionalità dell’attualità?
Mac Miller purtroppo non stava così bene (“I’m feelin’ fine”), quando scrisse e registrò questa: morì di un’overdose a soli 26 anni. Il disco lo mise insieme e lo fece uscire il produttore Jon Brion – uno bravo, di cui parlammo a proposito di Fiona Apple – dopo che lui era morto. Lasciando un grande culto tra i fan dell’hip-hop, molte analisi e riflessioni sulla sua musica, e questa bella canzone notturna, di solitudine.

Well, this is what it look like right before you fall
Stumblin’ around, you’ve been guessin’ your direction
Next step, you can’t see at all