Il Comitato Olimpico Internazionale ha chiesto che Russia e Bielorussia non partecipino agli eventi sportivi internazionali per via dell’invasione in Ucraina
Il Comitato esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha consigliato a tutte le federazioni sportive internazionali e agli organizzatori di eventi sportivi internazionali di non ammettere atlete e atleti, delegazioni e dirigenti sportivi di Russia e Bielorussia alle competizioni che si terranno nel prossimo futuro a causa del conflitto in corso in Ucraina.
In un comunicato diffuso lunedì, il CIO ha detto di aver preso questa decisione «per proteggere l’integrità delle competizioni sportive e la sicurezza di tutti i partecipanti», sottolineando che molte persone ucraine potrebbero non essere in grado di partecipare agli eventi sportivi a causa dell’attacco al loro paese, a differenza di russi e bielorussi.
Qualora non sia possibile rispettare le nuove raccomandazioni per via del poco preavviso, il CIO ha chiesto che nessun atleta, squadra o dirigente sportivo si presenti utilizzando il nome di Russia e Bielorussia o con simboli, bandiere, colori o inni che rimandino ai due paesi.
Il Comitato ha consigliato fortemente di non organizzare alcun evento sportivo in Russia e Bielorussia, come aveva già fatto lo scorso 25 febbraio, e ha anche tolto l’onorificenza dell’Ordine Olimpico – il più alto riconoscimento del movimento olimpico – a tutte le persone che hanno un ruolo di rilievo nella Federazione Russa, compreso il presidente russo Vladimir Putin. La raccomandazioni del CIO arrivano a pochi giorni dall’inizio dei Giochi Paralimpici di Pechino, che cominceranno venerdì 4 marzo e si concluderanno il 13 dello stesso mese.
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