Johnson & Johnson e altri tre distributori di prodotti farmaceutici pagheranno un risarcimento di 26 miliardi di dollari per la crisi degli oppioidi negli Stati Uniti
La multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson (J&J) e altre tre aziende che si occupano di distribuzione dei farmaci hanno accettato di pagare 26 miliardi di dollari (circa 23 miliardi di euro) a titolo di risarcimento per la crisi sanitaria degli oppioidi negli Stati Uniti. L’accordo economico era stato proposto lo scorso luglio ed è stato finalizzato venerdì, nell’ultimo giorno utile in cui Johnson & Johnson, Cardinal Health, AmerisourceBergen e McKesson potevano decidere se accettare di pagare oppure andare avanti ad affrontare più di 3mila cause legali intentate da diversi stati e amministrazioni locali statunitensi. L’accordo prevede che J&J paghi 5 miliardi di dollari in nove anni e che le altre tre società versino 21 miliardi di dollari nel giro di 18 anni.
Gli oppioidi sono farmaci che vengono usati per la gestione del dolore e creano grossi problemi di dipendenza. Secondo molti stati e amministrazioni locali degli Stati Uniti, sia le aziende farmaceutiche come J&J che quelle che si erano occupate della distribuzione di questi farmaci sono responsabili di aver contribuito alla grave crisi sanitaria ancora in corso nel paese, che negli ultimi vent’anni ha provocato la morte per overdose di centinaia di migliaia di persone. In particolare, le accusano di non aver controllato in maniera sufficientemente rigida la circolazione delle sostanze e di aver minimizzato il rischio di dipendenza nella vendita dei farmaci antidolorifici.
Le somme che hanno accettato di pagare le aziende non saranno utilizzate per risarcire direttamente le persone che avevano avuto problemi di dipendenza da oppioidi o le famiglie di quelle morte per overdose. L’accordo prevede infatti che vengano usate per interventi di sanità pubblica utili a gestire l’epidemia in corso ancora oggi, per esempio per fornire un alloggio alle persone che soffrono di dipendenza e non hanno una casa. L’accordo è stato accettato dalla maggior parte degli stati americani che avevano fatto causa alle quattro società, che invece continueranno ad affrontare cause legali in Alabama, Oklahoma, Washington e West Virginia (J&J anche nel New Hampshire).