Volkswagen vuole quotare Porsche in borsa
E con il ricavato investire nella transizione verso i veicoli elettrici: si parla di una valutazione iniziale di 85 miliardi di euro
Martedì la società automobilistica tedesca Volkswagen ha annunciato di essere in una fase avanzata dei colloqui per quotare in borsa Porsche AG, storica società di auto sportive che controlla completamente. L’IPO (acronimo inglese di offerta pubblica iniziale, cioè il debutto in borsa) prevederebbe la vendita delle 49 per cento delle azioni di Porsche AG, e si stima una valutazione iniziale di circa 85 miliardi di euro.
Secondo diversi analisti finanziari, la quotazione in borsa di Porsche AG sarebbe considerata dal gruppo Volkswagen un’operazione determinante per il proprio futuro: dalla quotazione otterrebbe infatti nuove ingenti risorse economiche da investire nella transizione verso i veicoli elettrici, un settore dove l’azienda tedesca è ancora indietro rispetto ad altre società automobilistiche.
La quotazione in Borsa di Porsche AG dovrà essere approvata dal consiglio di amministrazione di Volkswagen AG (il nome del gruppo che controlla i marchi Volkswagen, Porsche AG, Audi, Seat e Lamborghini, tra le altre cose, e che è comunemente noto come Volkswagen) e da quello di Porsche SE, la holding di cui Volkswagen AG fa a sua volta parte.
La holding Porsche SE è di proprietà della famiglia Porsche-Piëch, e possiede oltre il 30 per cento delle azioni del gruppo Volkswagen AG. Le altre azioni di Volkswagen AG sono controllate dal land tedesco della Bassa Sassonia e dal fondo sovrano qatariota, oltre che da azionisti privati. La società Porsche AG, quella che produce le auto a marchio Porsche, è invece controllata da Volkswagen AG. Dunque, benché ci sia una parziale sovrapposizione di azionisti, le proprietà di Porsche SE e di Porsche AG non corrispondono, nonostante quello che potrebbe sembrare dalla quasi totale omonimia.
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È probabile che Volkswagen AG manterrà una partecipazione in Porsche AG, anche se non è chiaro di quanto. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dalla stampa tedesca alla quotazione sarebbero interessate soprattutto le famiglie Porsche e Piëch, che potrebbero acquistare una quota di minoranza delle azioni e in cambio vendere parte delle propria quota nel gruppo Volkswagen.
Volkswagen e Porsche hanno una storia imprenditoriale fortemente intrecciata, anche se solo dal 2009 le due società si sono ufficialmente fuse insieme, e solo dal 2012 Volkswagen AG è diventata l’unica proprietaria di Porsche AG. La creazione del marchio Volkswagen, la “macchina del popolo” (traduzione dal tedesco), si deve ad Adolf Hitler, che negli anni Trenta decise di creare una società pubblica coinvolgendo anche l’ingegner Ferdinand Porsche, che anni prima aveva fondato la propria società
Da Ferdinand Porsche sono discesi tutti i proprietari e responsabili dei marchi Volkswagen e Porsche degli ultimi decenni, tra cui anche Ferdinand Piëch, nipote di Porsche e a lungo a capo del gruppo Volkswagen. La storia famigliare è comunque molto intricata, e nel corso dei decenni ci furono duri scontri tra i discendenti per il controllo delle aziende.
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