Abbiamo provato i collant “più resistenti del mondo”
Almeno secondo quanto dice Sheertex, il produttore: dopo diversi test vi diciamo cosa ne pensiamo e se valgono quello che costano
Sheertex è un’azienda nata in Canada nel 2017 con l’obiettivo di produrre e vendere collant ultraresistenti. Dopo un periodo di ricerca sui materiali, ha brevettato un tipo di maglia che definisce «praticamente indistruttibile» e che ora usa per produrre collant di vari tipi e con prezzi decisamente al di sopra della media (tra i 50 e i 90 euro al paio). Sul sito si ironizza sul fatto che fosse ora di investire in questo campo: «abbiamo camminato sulla Luna, quindi perché i collant dovrebbero continuare a rompersi al primo inconveniente?».
Negli ultimi anni i collant di Sheertex – che inizialmente venivano venduti solo in Canada e negli Stati Uniti – sono stati recensiti molto positivamente: TIME li ha inseriti tra le migliori invenzioni del 2018 e CNN ha scritto che valgono indubbiamente quello che costano. Visto che da qualche mese è possibile farli spedire anche in Europa, abbiamo deciso di provarli e capire se sono all’altezza di quello che promettono.
Materiale
Come dicevamo, i collant di Sheertex sono fatti di un materiale particolare brevettato dall’azienda, anche se va detto che sia alla vista che al tatto la differenza rispetto ai normali collant di nylon non si nota.
Sul sito di Sheertex si spiega che il banale motivo per cui è difficile trovare un paio di collant davvero durevole è che il tessuto di cui sono fatte queste calze deve essere sottile e non coprente, cosa che le rende molto fragili. Per aggirare il problema, Sheertex ha miniaturizzato – cioè rimpicciolito – un tipo di fibra che solitamente viene usato per l’abbigliamento tecnico da arrampicata o da barca. L’obiettivo era ottenere un paio di collant da 30 o addirittura 15 denari (l’unità di misura che si usa per misurare lo spessore di un tessuto) con una resistenza il più possibile simile a quella di capi da 100 denari, quindi molto più spessi.
Modelli
Sul sito di Sheertex si trovano collant di diversi spessori: il modello classico si chiama “Sheer” ed è da 30 denari, ma ci sono anche “Ultrasheer” da 15 denari, “Super Sheer” da 25 denari, “Semi-Sheer” da 50 denari e “Semi-Opaque” da 80 denari. Per i nostri test abbiamo deciso di provarne un paio del modello classico da 30 denari e un paio del modello meno coprente, quello da 15 denari, entrambi neri. In particolare quest’ultimo modello ci è sembrato il prodotto più interessante da mettere alla prova perché, come sa bene chi usa collant molto poco coprenti, trovarne un paio che duri più di tre o quattro utilizzi è parecchio difficile.
Chi invece è più interessato ai collant coprenti che non abbiamo provato, sappia che dieci giorni fa Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni di prodotti del New York Times, ha inserito le Sheertex Luxury Semi-Sheer Tights (quelle da 50 denari) nella sua selezione di migliori collant, indicandoli come i più durevoli tra le 20 paia testate e i più caldi tra quelli non di lana.
Oltre ai modelli più semplici, sul sito di Sheertex si trovano collant a pois, con la cucitura posteriore, a righe e con altre fantasie. Oppure parigine e collant senza piedi. I colori sono quasi sempre nero e grigio, ma c’è anche un modello di collant da 30 denari disponibile in giallo, rosa o verde.
I nostri test
Classic Sheer (30 denari)
Abbiamo usato i collant da 30 denari di Sheertex per due mesi, mettendoli una quindicina di volte e usandoli, tra le altre cose, per andare in bicicletta e sederci su minacciosissime sedie di vimini. Li abbiamo lavati diverse volte in lavatrice con altre cose, tra cui jeans con la cerniera e reggiseni dotati di gancetti, senza inserirli nel sacchetto protettivo che andrebbe usato per i capi delicati. Li abbiamo indossati anche sotto i jeans, durante un viaggio in una zona particolarmente fredda. Sono stati all’altezza delle aspettative: non si sono mai rotti, bucati o rovinati.
Quando li si indossa sono morbidi, la fascia in vita è comoda (anche se dipende molto dalla forma del corpo di chi li mette) e rimangono ben aderenti al corpo, senza cedere sul cavallo o in altre zone, neanche dopo un po’ che li si ha addosso o dopo un po’ di utilizzi. Inoltre sono abbastanza belli da vedere: quelli neri hanno un aspetto uniforme, da calze di buona qualità. E sono caldi quanto ci si aspetterebbe da un paio di collant da 30 denari.
In generale i normali collant da 30 denari che si trovano in commercio non sono delicati come quelli da 15, quindi non è detto che comprandone un paio economico e trattandolo bene non si riesca a farlo durare a lungo. Però è rassicurante sapere di non dover stare attenti a ogni movimento o unghia rotta che ci passa vicino. Insomma, il nostro bilancio generale dopo due mesi di utilizzo è positivo, soprattutto se si presenta l’occasione di comprarne un paio in sconto, cosa che sul sito di Sheertex succede abbastanza spesso.
Shaping Ultrasheer
Riguardo il modello da 15 denari invece abbiamo qualche riserva. Le calze ci sembrano sempre belle da vedere, morbide sulla pelle e comode da indossare anche a lungo. A differenza delle altre, si chiamano “Shaping” perché hanno la zona superiore rinforzata e coprente come fossero dei pantaloncini: questo serve probabilmente a evitare che si rompano quando le si tira su e giù, visto che sono così sottili.
È evidente che non sono resistenti come le altre perché già dopo un paio di utilizzi sono comparsi due piccoli buchi e alcune classiche righe di smagliatura. Abbiamo continuato a indossarli, li abbiamo tirati in lungo e in largo per metterli alla prova e li abbiamo lavati in lavatrice senza sacchetto: i due buchi non si sono mai allargati e diciamo che si possono ancora indossare, anche se non è quello che ci si aspetterebbe da un paio di collant pubblicizzati come “indistruttibili” e pagati più di 70 euro.
La cosa positiva è che, avendo tutti i collant di Sheertex una garanzia di 90 giorni, abbiamo contattato via mail l’assistenza clienti (in inglese) e nel giro di pochi giorni ne abbiamo ricevuto un nuovo paio senza costi aggiuntivi.
Il test dell’unghia
Sul profilo Instagram di Sheertex, nelle “Storie in evidenza”, ci sono diversi video di persone che hanno messo alla prova i loro collant giocandoci col cane a chi tira di più. Non avendo a disposizione un cane – e non sentendo in effetti la necessità di mettere alla prova dei collant in questo modo – abbiamo sottoposto entrambe le calze a quello che chiameremo “test dell’unghia” e che ci sembra molto più rappresentativo del tipo di rischi che un paio di collant corre quotidianamente.
Una redattrice si è tagliata un’unghia in modo che sembrasse rotta (lasciandone un pezzo sporgente) e l’ha passata più volte sui collant mentre li aveva addosso. In nessuno dei due casi le calze si sono rotte, ma mentre i collant da 30 denari sono rimasti intatti, quelli da 15 si sono rovinati molto facilmente.
Le taglie
Le taglie dei collant di Sheertex sono in tutto 7 – dalla X-Small alla 3X-Large – ed è una cosa piuttosto rara perché solitamente non sono più di 3 o 4. La guida alle taglie che si può consultare sul sito si basa sul peso della persona e non sull’altezza o sulle misure: forse per questo nelle recensioni sul sito alcune persone si lamentano del fatto che sono troppo corte per loro. La redattrice del Post che ha provato i collant non è particolarmente alta (1 metro e 60) e dice di essersi trovata bene con entrambi i modelli, ma se avete le gambe lunghe vi conviene scegliere una taglia superiore alla vostra. In generale, i collant di Sheertex sono aderenti e non cedono, quindi anche se siete indecisi tra due taglie conviene sempre scegliere quella più grande.
Costi e spedizione
La spedizione impiega circa una settimana e ha costi variabili: quando abbiamo fatto l’acquisto noi c’era una promozione che prevedeva la spedizione gratuita. Per errore ci sono stati addebitati comunque 13 euro: l’abbiamo segnalato al servizio clienti di Sheertex, il quale ci ha riaccreditato la somma nel giro di un giorno. Come dicevamo, i prezzi sono alti ma capita spesso di trovare promozioni e sconti attivi sul sito: per esempio il modello classico costa 62 euro e il modello “Ultrasheer” ne costa 89, ma nel momento in cui scriviamo il modello classico è in sconto a 53 euro e queste “Super Sheer” a 62 euro anziché 89.
In Italia i collant di Sheertex si trovano a volte in vendita anche sul sito del marchio di abbigliamento Cos, ma solitamente sono disponibili solo pochi modelli e di poche taglie. Il costo totale, tra prodotto e spedizione, è sui 56 euro al paio per il modello classico, quindi simile a quello del sito del produttore quando è in sconto.
Conclusioni
In generale, le due paia di collant che abbiamo provato sono comode da indossare, belle da vedere, non si deformano e non cedono nei punti in cui di solito cedono i collant poco elastici.
Per quanto riguarda la loro durevolezza e resistenza, i collant “Classic Sheer”, cioè quelli da 30 denari, sono stati all’altezza delle nostre aspettative: li abbiamo sottoposti a vari “test” e non solo non si sono mai rotti, ma dopo due mesi non presentano praticamente segni di alcun tipo (tranne forse un piccolo trattino scuro che si vede nella seconda foto, sopra il ginocchio destro).
I collant “Ultrasheer”, quindi quelli da 15 denari, invece sono risultati da subito più fragili: dopo uno dei primi utilizzi sono comparsi due piccoli buchi e il test dell’unghia ha mostrato che si rovinano facilmente. I buchi comunque non si sono mai allargati e i collant non si sono di fatto mai rotti. In definitiva non ci sentiamo di sconsigliarli, soprattutto considerando che hanno una garanzia di 90 giorni e un’assistenza clienti che funziona molto bene. Trovare un paio di collant da 15 denari che non si rompano irrimediabilmente dopo i primi utilizzi rimane infatti piuttosto raro, e facendoci un po’ di attenzione potrebbe comunque valere la pena investirci.
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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.